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Primo maggio con corteo da via Mariti a Firenze

Esselunga, lavoratori. primo maggio, via Mariti

Primo maggio  – presentata oggi la manifestazione che si terrà mercoledì mattina davanti al cantiere dell’Esselunga dove il 16 febbraio scorso morirono 5 operai. Alla fine del corteo, assemblea pubblica in piazza Dalmazia.

Di seguito il testo del comunicato diffuso in occasione dell’annuncio della mobilitazione: “La strage quotidiana sui posti di lavoro continua e non accenna a rallentare. Il governo Meloni ha approvato un decreto che non produrrà alcun effetto concreto e che non servirà né a colpire i responsabili, né a invertire la rotta degli incidenti e delle morti sul lavoro. Il Primo Maggio pertanto non può essere una festa, ma una giornata di lotta e protesta incentrata sul tema degli omicidi sul lavoro, che si inserisce in un contesto nazionale e internazionale di tendenza alla guerra, carovita alle stelle e dismissioni di aziende, tutti fattori che concorrono a rendere più difficile il contesto nel quale ci troviamo a vivere. Occorrono interventi strutturali per combattere la condizione di ricattabilità in cui si trovano milioni di lavoratori. Questo è uno dei nodi alla base delle morti, dei tanti infortuni e di un generale abbassamento delle tutele in materia di salute e sicurezza.
In primo luogo va cancellato il sistema degli appalti (altro che ce lo chiede l’Europa!), rimettendo in discussione la legge Biagi del 2003 e le successive modifiche, tra cui gli appalti a cascata. Va cancellato il Jobs Act per eliminare gli effetti nefasti che ha determinato nel mondo del lavoro. Occorre stabilire una parità normativa, retributiva e contrattuale per tutte le lavoratrici e i lavoratori che si trovano a operare in un cantiere come anche in qualsiasi altro luogo di lavoro.
È necessario inoltre cancellare la Legge Bossi-Fini, per rompere il nesso tra contratto e permesso di soggiorno che mette sotto ricatto centinaia di migliaia di lavoratori migranti.
Occorre infine introdurre il reato di omicidio sul lavoro, per costruire uno strumento di deterrenza efficace e concreto, e rafforzare la figura degli RLS, proteggendoli dalle ritorsioni dei padroni e dotandoli di maggiori poteri di intervento e di denuncia.
Il Governo e la politica istituzionale, con la collaborazione dei sindacati complici, appaiono sordi e ciechi di fronte alla strage. È urgente continuare a tenere viva la mobilitazione in difesa delle vite delle lavoratrici e dei lavoratori. Occorre dare continuità alla mobilitazione che ha visto il 23 marzo a Firenze scendere in piazza migliaia di persone contro la strage nei luoghi di lavoro e per un parco pubblico intitolato alle vittime di via Mariti”.

ADESIONI ALLA MANIFESTAZIONE (in fase di aggiornamento)

Unione Sindacale di Base
Confederazione COBAS Firenze
CUB Firenze
Potere al Popolo
Rifondazione Comunista
Federazione Toscana Partito dei CARC
Sinistra Progetto Comune
Collettivo di Fabbrica ex-GKN
SOMS Insorgiamo
Rete dei Comunisti
Assemblea 16 febbraio
Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali (CALP)
Cambiare Rotta
CPA Firenze Sud
Collettivo di Unità Anticapitalista di Firenze
Fronte di Lotta No Austerity
Movimento Lotta per la casa di Firenze
Casa dei Diritti dei Popoli
USI sanità Careggi
Circolo Agorà Pisa
Associazione La Rossa di Lari
Cobas Lavoro Privato di Pisa
Resistenza popolare – Firenze
Comitato provinciale del Partito Marxista-Leninista Italiano

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