Appello bis per la morte di Martina Rossi, deceduta dopo essere precipitata dal balcone di una camera d’albergo a Palma de Maiorca (Spagna) il 3 agosto 2011. NUDM Firenze in presidio al palazzo di Giustizia per ogni udienza
In coincidenza della
seconda udienza del processo per la morte di Martina Rossi, torna il presidio Non Una di Meno Firenze. Come la settimana scorsa stamani si è tenuta una nuova manifestazione a seguito della ribaltamento in appello della sentenza di condanna dei due imputati Albertoni e Vanneschi condannati in primo grado per il reato di violenza sessuale. I reati potrebbero andare incontro alla prescrizione nel mese di agosto, a dieci anni dai fatti avvenuti a Palma di Maiorca il 3 agosto 2011 quando Martina è precipitata da un balcone per sfuggire a una violenza sessuale.
“Chiediamo ai giudici di credere a Martina, bisogna assolutamente evitare la prescrizione del reato”, spiega Zoe
attivista di NUDM Firenze, “Quello che accade nei tribunali è la riproposizione di quello che viviamo tutti i giorni come donne e ragazze”
Il 21 gennaio scorso la Cassazione ha ordinato un nuovo appello nei confronti di Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, i due imputati di tentata violenza sessuale di gruppo sulla studentessa. L’appello bis inizierà domani al palazzo di giustizia di Firenze.
In primo grado il tribunale di Arezzo aveva condannato Albertoni e Vanneschi a 6 anni di reclusione ritenendo che Martina fosse precipitata dal balcone della camera dove alloggiavano i due imputati – nello stesso hotel della studentessa genovese – per fuggire a un tentativo di stupro. In appello invece, lo scorso 9 giugno, Albertoni e Vanneschi sono stati assolti dall’accusa di tentata violenza sessuale di gruppo con la formula “perché il fatto non sussiste” mentre è stato dichiarato prescritto il capo di imputazione di morte come conseguenza di altro reato. Lo scorso gennaio la Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dalla procura generale di Firenze, ha annullato la sentenza disponendo un nuovo processo.
Continua Zoe, “Siamo qui per ribadire che crediamo a Martina ed a tutte le donne che denunciano ma anche che non denunciano”.
Le attiviste di Non Una Di Meno Firenze continueranno il presidio durante tutta la durata del processo, che dovrebbe concludersi il 28 aprile. “Speriamo che la sentenza riesca a ribaltare e a ripagare quello che stanno aspettando i genitori”, conclude Zoe, “che vada in direzione di una verità e di una giustizia per Martina che sia emblematica”
Sentiamo Zoe di Non Una di Meno Firenze intervistata al presidio da Monica Pelliccia
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