“Preoccupano i numerosi decessi per overdose, ancora tanti, verificatisi negli ultimi mesi: sono state ben 11 le morti per overdose nel 2018 e altre 9 nel 2019”. Lo ha detto il procuratore generale di Firenze, Marcello Viola, parlando all’inaugurazione dell’anno giudiziario.
“In molti casi – ha precisato – la causa è da attribuire all’assunzione di eroina, droga che, dopo anni di sostanziale assenza dal mercato, è tornata purtroppo ad essere largamente diffusa, anche tra i giovanissimi, spesso con principio attivo assai elevato”. “La vigente disciplina normativa in materia di stupefacenti – ha affermato ancora il procuratore generale – ha sicuramente affievolito il regime punitivo e non assicura nemmeno adeguata capacità repressiva, né idonea attitudine preventiva”. Il pg Viola ha poi sottolineato come nell’ultimo anno si sia registrato un’aumento “dei reati connessi allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti”, con un incremento dell’11% delle persone finite sotto indagine per questo tipo di reati. “Dalla articolata relazione del procuratore per i minorenni – ha aggiunto ancora Viola – emerge la significativa e preoccupante crescita dei reati posti in essere da soggetti di età minore, anche in tema di stupefacenti, laddove lo spaccio avviene per lo più a scuola e serve ai giovani per finanziare l’acquisto di droghe da utilizzare per uso personale”.
In aumento anche i delitti di stalking e i maltrattamenti contro familiari e conviventi. “Nel distretto – ha detto Viola -, sono stati commessi ben 15 fatti omicidiari (10 consumati e 5 tentati) ai danni di donne, rispetto ai 20 del precedente periodo, con una riduzione che non intacca la sostanza di un fenomeno di intollerabile drammaticità, spesso connotato da modalità brutali ed efferate, in un contesto di aumento delle violenze intrafamiliari”. Di contro, “si registra anche una maggiore disponibilità da parte delle vittime a rivolgersi all’autorità ai fini della tutela dei propri diritti lesi. Non v’è dubbio che l’unico strumento in grado di garantire prevenzione effettiva nei confronti della violenza in danno delle donne sia la denuncia tempestiva, che superi ogni forma di paura e di rassegnazione e consenta l’intervento immediato di pm e polizia giudiziaria”. Nel suo intervento Viola si è poi soffermato sull’attività delle procure toscane, sottolineando come nell’anno passato siano stati definiti circa 200mila procedimenti, “e dunque un numero di fascicoli abbondantemente superiore a quello dei sopravvenuti, con una diminuzione percentuale delle pendenze complessive di oltre il 5%”.