L’indagine a seguito dell’esposto presentato dal Codacons. Si chiede di chiarire se gli aumenti del prezzo di carburanti e merci “possano essere dopati da fenomeni speculativi tesi a sfruttare la delicata situazione in Ucraina per incrementare i guadagni a danno di consumatori e imprese”
La procura di Prato ha aperto una indagine sul rincaro dei prezzi al dettaglio in base a un esposto che Codacons ha prensetato in tutta Italia. In particolare il Codacons ha segnalato alla procura il rischio che gli attuali rincari dei prezzi dei carburanti, specie quelli di benzina e gasolio, “possano essere dopati da fenomeni speculativi tesi a sfruttare la delicata situazione in Ucraina per incrementare i guadagni a danno di consumatori e imprese”.
E’ stato chiesto di accertare – sequestrando bolle di acquisto e documenti fiscali dei carburanti presso società petrolifere, presso grossisti, società di intermediazione e distributori – eventuali speculazioni e illeciti sul territorio regionale, alla luce delle possibili fattispecie di truffa aggravata, aggiotaggio e manovre speculative su merci.
“Ora i cittadini residenti a Prato potranno costituirsi parte offesa nella indagine della Procura e chiedere un risarcimento danni nel caso in cui la magistratura dovesse accertare illeciti realtivi al prezzo dei carburanti – spiega il presidente Carlo Rienzi – In tal senso nei prossimi giorni sarà disponibile sul sito del Codacons una apposita pagina dove scaricare i moduli”.