🔈Firenze, nasce il comitato ‘Promoter per la Toscana’, il coordinamento tra produttori, promoter e distributori di musica dal vivo con l’obiettivo di attivare un tavolo con le istituzioni locali per il sostegno del settore duramente colpito dalla crisi Covid.
Ad animare ‘Promoter per la Toscana’ ci sono organizzatori di eventi attivi in Toscana, come il Firenze Rocks e il Lucca Summer Festival; gestori dei grandi auditorium come il Tuscany Hall e il Mandela Forum di Firenze, ma anche di club e di piccole sale concerto.
Promoter per la Toscana chiede il riconoscimento dell’impresa culturale che opera nel campo della musica dal vivo con l’istituzione di un tavolo permanente di confronto con la quinta commissione del Consiglio Regionale della Toscana, a cui è stata chiesta un’audizione, per offrire un contributo tecnico che sia stimolo ad un’opera di riforma regionale del settore della musica dal vivo, al fine di attivare immediate e idonee misure di ristoro per il comparto.
“La Musica Popolare Contemporanea è un bene primario, patrimonio mondiale culturale immateriale: ai sensi dell’articolo 2 della Convenzione di Parigi del 17 ottobre 2003, ratificata dall’Italia con legge 27 settembre 2007, n. 167 – si legge in un comunicato di ‘Promoter per la Toscana’ – La musica si trasmette di generazione in generazione; è costantemente ricreata dalle comunità e dai gruppi in relazione all’ambiente in cui vivono e al rapporto con la natura e la loro storia; dà alle comunità e ai gruppi un senso di identità e di continuità; promuove il rispetto per la diversità culturale e la creatività; è compatibile con il rispetto dei diritti umani, con il reciproco rispetto tra le comunità e con lo sviluppo sostenibile”.
“Affermiamo queste ragioni in virtù del fatto che la nostra sia una regione a vocazione culturale, oltre che un datore di lavoro fondamentale in questo Paese ed in tutta l’Eurozona – conclude il comunicato del comitato – Affermiamo queste ragioni in virtù del fatto che le sue forme di rappresentazione costituiscano un traino fondamentale per un intero sistema economico per gli indotti che ricadono sui territori, Promoter per la Toscana si impegna affinché la politica regionale rivolga la massima attenzione verso inediti interventi di sostegno al settore, che siano proporzionati all’entità delle perdite subite nel corso della crisi dovuta alla pandemia.
Alessandro Bellucci di Le Nozze di Figaro (Firenze Rocks) ha spiegato che “la musica popolare contemporanea contribuisce in questa regione a qualche punto di Pil è una vera industria: Firenze rocks vale 800 unità lavorative annue e circa 40 milioni di ricadute economiche”.
Massimo Gramigni di Prg organizzazione concerti ha detto che è urgente che nel Cts ci sia un rappresentante del mondo dello spettacolo per prepararci alle riaperture dell’estate 2021 e in autunno dei teatri”. Per Gramigni è anche necessario “avere la consapevolezza che in Toscana esiste una filiera dello spettacolo, un patrimonio di competenze e professionalità che va salvaguardato”.
L’assessore alla cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi ha poi annunciato che “per il 21 dicembre ho proposto a Debora Serracchiani a presidente della commissione Lavoro alla Camera un incontro pubblico digitale sul settore dello spettacolo e della cultura”.
Gimmy Tranquillo ha intervistato Alessandro Bellucci/Le Nozze di Figaro/Firenze Rock e Luca Zannotti/Musiche Metropolitane: