Lo afferma Alessandra Signori, vicepresidente di Property Managers Italia e fondatrice di Doorwaystoitaly, che stamani è stata ascoltata dalla commissione sviluppo economico del Consiglio comunale di Firenze insieme agli altri rappresentanti del mondo dell’imprenditoria degli affitti brevi
“Il settore degli affitti brevi non è composto solo da noi imprenditori property manager, ma da tante persone che ogni giorno lavorano e contribuiscono all’economia della città: artigiani, imbianchini, idraulici, addetti alle pulizie e all’accoglienza. È un mondo che ogni mattina esce di casa e lavora, per questo è legittimo chiedersi: che senso ha fare la guerra a tutto questo?”. Lo afferma Alessandra Signori, vicepresidente di Property Managers Italia e fondatrice di Doorwaystoitaly, che stamani è stata ascoltata dalla commissione sviluppo economico del Consiglio comunale di Firenze insieme agli altri rappresentanti del mondo dell’imprenditoria degli affitti brevi.
“Dopo mesi e mesi di attacchi sui media, finalmente un confronto vis-à-vis in cui abbiamo potuto raccontare cosa rappresenta il settore degli affitti turistici a e per Firenze” ha detto Signori.
Secondo la vicepresidente di property manager bisogna partire da un dato “secondo la classifica del Regional Tourism Reputation Index ideato da Demoskopikala Toscana è la regione in Italia con la migliore reputazione turistica, davanti al Trentino Alto Adige e alla Sicilia al terzo, con Firenze che ha un evidente effetto traino. E’ un risultato a cui siamo arrivati anche all’innalzamento del livello di offerta e la professionalizzazione di chi lavora nel settore. E c’è un indotto che è cresciuto anche in termini occupazionali. Sono tutti elementi che il Comune di Firenze, al pari degli altri decisori pubblici sia nazionali che regionali, non può non tenere conto”.
“Come Property Managers Italia – conclude la vicepresidente – non abbiamo mai negato il tema della gestione dei flussi turistici, destinati peraltro ad aumentare. Servono regole chiare per tutelare la qualità della vita dei residenti e anche la qualità del soggiorno dei turisti: su questo siamo come sempre pronti al dialogo. Ma un conto è costruire regole per una città che è cambiata e cambierà ancora, un’altra è lanciare crociate contro un intero settore e di fatto attaccare il diritto alla proprietà privata, come è stato fatto fin qui. Ci auguriamo che il confronto di oggi con la commissione consiliare, diretto e franco, sia il primo passo per una svolta”.