Gio 14 Nov 2024
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ToscanaCronacaProseguono ricerche dell'ultimo operaio. La Ministra Calderone oggi a Firenze

Proseguono ricerche dell’ultimo operaio. La Ministra Calderone oggi a Firenze

Proseguono senza sosta, da oltre due giorni, da parte del nucleo Usar dei Vigili del Fuoco, le ricerche dell’ultimo disperso nell’area di via Mariti a Firenze dove venerdì scorso è avvenuto un crollo in un cantiere per la costruzione di un nuovo supermercato.

Il bilancio al momento è di quattro morti e tre feriti. Per oggi, intorno alle ore 13, è prevista la visita in via Mariti della ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone. Proseguite anche nella notte, ma ancora senza esito, le ricerche dell’ultimo operaio disperso sotto il crollo.

I vigili del fuoco agiscono con decine di unità di personale e le squadre Usar (Urban search and rescue) specializzate nella ricerca e nel soccorso di dispersi fra le macerie. Allo stesso tempo le operazioni notturne hanno messo in sicurezza il cantiere, dove è a rischio il cumulo di grandi travi di cemento prefabbricato venute giù nel cedimento del 16 febbraio. Il cantiere è sotto sequestro.

Secondo quanto si apprende, inoltre, nella notte i soccorritori avrebbero operato anche su un punto esatto dell’area del crollo, un punto dove avrebbe potuto essere posizionato il corpo dell’operaio disperso ma poi questa ricerca, mirata, non ha dato esito, è risultata negativa. Le ricerche del disperso sono contestuali alla cauta rimozione di travi e blocchi crollati.

E’ di quattro morti accertati, un disperso e tre feriti il bilancio del crollo. La prima vittima recuperata è stata il 59enne Luigi Coclite, operaio edile abruzzese ma da oltre trenta residente a Collesalvetti (Livorno), nella frazione di Vicarello. Gli altri tre operai deceduti sono di origine nordafricana. Taoufik Haidar, 43 anni, dalla scorsa estate viveva a Chiuduno, in provincia di Bergamo, dopo aver vissuto per diversi anni a Palazzolo sull’Oglio, comune in provincia di Brescia al confine con la provincia bergamasca. Nel 2009, appena arrivato in Italia, Haidar aveva abitato per un periodo a Perugia insieme ad alcuni parenti. A Palazzolo sull’Oglio abitano anche altri tre operai nordafricani travolti: Mohamed El Ferhane, marocchino di 24 anni; Bouzekri Rahimi, marocchino di 56 anni, che risulta ancora disperso e le cui ricerche da parte dei vigili del fuoco vanno avanti ad oltranza; Mohamed Toukabri, tunisino di 54 anni, che in precedenza avrebbe abitato a Genova. Tutti e tre risulterebbero ospiti di amici e parenti da qualche settimana.

Dai primi accertamenti svolti dalla polizia sembra che due dei nordafricani morti fossero irregolari in Italia e senza permesso di soggiorno. Ma gli inquirenti stanno valutando se le vittime avessero intrapreso una procedura di emersione e quindi titolari di busta paga. La procura di Firenze, guidata dal procuratore capo Filippo Spiezia, che nella giornata di venerdì ha svolto un lungo sopralluogo nel cantiere, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo e crollo colposo. Tre operai di nazionalità romena travolti nel crollo sono ricoverati all’ospedale fiorentino di Careggi e non sono considerati in pericolo di vita.

A Firenze sono arrivati dalla Lombardia anche i familiari di alcune delle vittime. Incredulo lo zio di uno di loro, di origine marocchina, giunto da Bergamo. “Non sapevo neanche che lavorasse qui”, poche parole balbettanti, così sconvolto da non ricordare neanche l’età del nipote. Provengono da Brescia, invece, i parenti di un secondo lavoratore,  che si sono incontrati con il sindaco di Firenze Dario Nardella sul cantiere di via Mariti. Per i familiari il Comune ha attivato l’assistenza psicologica e anche quella abitativa. Il titolare di una macelleria islamica di Palazzolo ha avviato una raccolta fondi per aiutare le famiglie delle vittime.

Al cantiere di via Mariti a Firenze, continuano ad arrivare cittadini che lasciano sulla ringhiera che delimita l’accesso ai mezzi di soccorso mazzi di fiori. Fra queste, due ragazze che hanno rivolto un pensiero alle vittime, ‘Non si può morire così’, scritto in un foglio bianco, con disegnato a pennarello un cuore.

 

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