Sarà effettuata una perizia psichiatrica su Gianluca Paul Seung, il 35enne di Torre del Lago (Lucca), in carcere con l’accusa di omicidio volontario per l’aggressione delle scorse settimane a Pisa della psichiatra uccisa Barbara Capovani, morrta dopo alcuni giorni di agonia.
L’incarico è stato affidato stamani, martedì 23 maggio, dal gip di Pisa Nunzia Castellano, nel corso dell’incidente probatorio in occasione del quale è stato anche incaricato un genetista per cercare riscontri sul Dna della vittima su un paio di scarpe da ginnastica sequestrate all’arrestato dalla polizia e ritenute appartenere al presunto omicida. Per la perizia psichiatrica sul caso della psichiatra uccisa sono stati nominati periti Renato Ariatti e Stefano Ferracuti, mentre Angelo Fioritti è il consulente della famiglia di Barbara Capovani, Rolando Paterniti della procura e Alessandro Meluzzi per la difesa di Gianluca Paul Seung.
Il genetista incaricato di cercare tracce di Dna della psichiatra uccisa sulle scarpe e su altri reperti sequestrati dagli inquirenti a casa di Seung è Ugo Ricci. La prossima udienza è stata fissata per l’11 giugno quando si riuniranno gli psichiatri per decidere le modalità con cui svolgere l’esame del 35enne: i risultati della perizia sono attesi per settembre.
“Gli investigatori della squadra mobile – spiega una nota della questura pisana a proposito del caso della psichiatra uccisa – dopo il fermo di Seung hanno continuato a indagare e sono stati pattugliati, avvalendosi di elicotteri e droni, le possibili vie di esodo dell’autore dell’omicidio, allo scopo di ricercare l’arma del delitto, lo zaino e gli indumenti utilizzati dallo stesso per la commissione del fatto e documentato dalle telecamere di videosorveglianza urbana che hanno ripreso l’aggressore. In particolare, sono stati sequestrati e controllati tutti i cassonetti, recuperando e sequestrando un paio di scarpe da ginnastica, che gli investigatori ritengono essere quelle indossate dal presunto omicida, che saranno sottoposte ad analisi biologica per riscontrare la presenza su esse del Dna della vittima”.