Dopo l’incidente che lo scorso 12 aprile causò l’intossicazione di sei lavoratori impegnati in un ambiente di Publiacqua improvvisamente invaso da reagenti chimici, la donna avrebbe commentato un post di facebook di una consigliera comunale di M5S e per questo avrebbe perso il posto di lavoro. E’ quanto è successo, secondo l’Usb, a una delegata sindacale della società che gestisce l’acquedotto di Firenze, e non solo.
In una nota si spiega che la delegata sindacale avrebbe commentato il post dell’allora consigliera comunale, Silvia Noferi, che fu tra le prime persone a dare notizia di quanto successo all’interno della Palazzina Degremont, “oggi completamente svuotata di lavoratori”, e che deve essere completamente ristrutturata.
Uno dei sei dipendenti, tutti portati al pronto soccorso, ebbe 40 giorni di prognosi, ricorda il sindacato autonomo.
Da parte dell’azienda non ci sono commenti al momento, anche se lo stesso sindacato, sentito al telefono, conferma che nel “post” la delegata aveva usato “un sarcasmo un po’ pesante”. Inoltre, secondo quanto appreso, la donna, al momento della consegna della lettera era sì candidata a delegata (i seggi si erano chiusi da poco) ma ancora non era ufficialmente una rappresentante sindacale.
L’Usb annuncia che le sue strutture e l’intero Comitato degli iscritti di Publiacqua si riunirà il prossimo mercoledì 17 Luglio 2019, “per deliberare le iniziative di lotta e mobilitazione” e chiedere il ritiro del licenziamento.
Nella vicenda è intervenuta l’ex consigliera comunale del M5S Silvia Noferi che, in un post sul suo profilo Facebook scrive: “L’azienda Publiacqua è solerte nel colpire chi fra i suoi dipendenti osa aprir bocca e fare delle critiche in seguito ad alcuni incidenti in cui sei persone sono finite all’ospedale. Una delegata sindacale – continua la Noferi – licenziata per un commento su Facebook è un provvedimento fuori misura. L’amministrazione ‘sinistra’, quella che dovrebbe essere dalla parte dei lavoratori.”