Firenze, con la votazione all’unanimità del Cda di Publiacqua, sul nuovo piano strategico presentato dai soci pubblici e sulle modifiche statutarie, che riconoscono il ruolo dei soci pubblici nell’azienda, viene fatto un passo avanti verso la formazione di una Multiutility in grado di gestire i servizi pubblici dei rifiuti e dell’acqua ed eventualmente anche dell’energia.
Le Multiutility sono società che si occupano di erogazione di due o più servizi pubblici, come la gestione del servizio idrico, del ciclo dei rifiuti e di altri servizi per l’ambiente, ma anche della distribuzione del gas o dell’elettricità, dell’illuminazione pubblica, di telecomunicazioni, di parcheggi e di trasporti urbani o extraurbani, ed il voto favorevole del Cda e quindi anche quello dei consiglieri nominati da Abf, socio privato di Publiacqua e al 75% partecipato da Acea, va proprio nella direzione della formazione di una società di multiservizi. Il piano sancisce l’obiettivo di realizzare le aggregazioni delle partecipazioni dei Comuni nelle società di gestione dei servizi pubblici locali.
Ma con l’approvazione del nuovo piano si dovrebbe andare, secondo una nota del Cda, anche verso un maggior ruolo del pubblico nella gestione dei servizi, il Cda si legge nella nota, ha anche approvato le conseguenti modifiche statutarie di Publiacqua che prevedono un maggiore ruolo dei Comuni nella governance dell’azienda al fine di realizzare gli obiettivi del piano strategico di aggregazione: ora i cambiamenti devono essere ratificati nell’assemblea dei soci.
Il recupero di governance da parte dei Comuni viene considerato la “condizione per realizzare il piano strategico e di espansione degli investimenti a tutto vantaggio della società Publiacqua, delle sue partecipazioni e dei cittadini interessati dal servizio”.
I Comuni, si ricorda nella nota, nelle settimane scorse, a fronte del lavoro iniziato da Alia, Consiag e Publiservizi al quale solo recentemente ha aderito anche Publiacqua, avevano ricevuto un piano strategico di sviluppo delle aziende e delle relative partecipazioni e lo avevano posto immediatamente all’attenzione del socio privato Abf partecipato da Acea, evidenziando come a loro giudizio quel piano strategico di aggregazione fosse nell’interesse dell’azienda Publiacqua e quindi delle partecipazioni dei soci nell’azienda.
Il primo consiglio di amministrazione convocato sul punto dell’approvazione di questo piano e delle relative modifiche statutarie aveva raccolto il voto favorevole dei consiglieri nominati dai soci pubblici ma contrario dei consiglieri nominati dal socio privato. Nel secondo cda tenuto sul tema invece, anche a seguito della documentazione di approfondimento presentata, il consiglio ha deliberato a favore all’unanimità. La decisione deve essere ora ratificata nel corso della prossima assemblea societaria ma si apre da oggi una fase nuova in relazione alla concessione del servizio idrico che doveva scadere nel 2021 ed è stato prorogato al 2024.
“Il lavoro di questi anni e degli ultimi mesi ha prodotto finalmente i suoi frutti. Poter salutare oggi questo passo decisivo verso la Multiutility della Toscana è la migliore risposta alla richiesta di un sistema dei servizi pubblici toscani moderno e in linea con l’attuale stato di governance pubblica – ha commentato il presidente Eugenio Giani – Questo modello di gestione potrà essere coerente con la legittima esigenza di efficienza, qualità e bilanciamento dei costi, essere vicino ai territori e centrato sul rapporto di prossimità con i cittadini in un’ottica di sostenibilità economica e sociale. Considero questo passaggio un momento decisivo per una nuova fase della gestione dei servizi pubblici in Toscana”.
“Passi in avanti per la Multiutility della Toscana – ha scritto su twitter il sindaco di Firenze Dario Nardella – la nuova società multiservizi che nascerà dall’aggregazione delle aziende di servizi pubblici di rifiuti e acqua e più in prospettiva dell’energia. Una grande soddisfazione e un bel simbolo di unione del nostro territorio”.
“Un altro tassello importante del lavoro iniziato da Alia, Consiag e ora da Publiacqua verso la multiutiliy – ha sottolineato il sindaco di Prato Matteo Biffoni – La proroga della concessione del servizio idrico fino al 2024 e, soprattutto, il recupero di governance da parte dei Comuni – aggiunge Biffoni – permetterà di realizzare il piano strategico e il piano degli investimenti a tutto vantaggio dei cittadini interessati. Si apre una nuova fase di sviluppo e aumento della capacità di investimenti in un settore che, come abbiamo sempre sostenuto e coerentemente stiamo realizzando, deve avere una governance pubblica”.