Aumenta la pressione sugli ospedali toscani per l’impennata di nuovi casi Covid e aumentano anche le carenze di personale a causa delle quarantene dei sanitari e dei casi di positività. Stessa situazione anche. in Autolinee Toscane
“La situazione è sotto controllo – spiega Renzo Berti, direttore del Dipartimento prevenzione dell’Asl Toscana Centro – ma la pressione sugli ospedali è crescente. Sul fronte del personale registriamo una riduzione per le quarantene”.
Secondo Berti “il modello attuale di gestione è inadeguato perché è stato calibrato su una situazione pandemica diversa da quella attuale per qualità e quantità: nel 2020 avevamo numeri più bassi e casistica più grave. E’ necessario aggiornare le misure su tracciamento, diagnostica e quarantena. È una buona idea ridurre il periodo di quarantena a patto che il rientro a lavoro sia fatto con tampone. Con questi numeri di nuovi casi si rischia di avere problemi gestionali”.
Pietro Dattolo, medico dell’ospedale di Ponte a Niccheri e presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze spiega che in ospedale “abbiamo personale sanitario che, anche con la terza dose, deve fare sette giorni di quarantena perché magari ha un familiare positivo e quindi abbiamo diversi infermieri e qualche medico a casa. Motivo per il quale avevo chiesto la riduzione della quarantena a quattro giorni per i vaccinati”.
Il sindacato degli infermieri Nursind denuncia problemi gestionali per la mancanza di personale. “Con questa quarta ondata gli ospedali stanno riaprendo i reparti Covid – spiega Salvatore Sequino, coordinatore Nursind per l’Asl Toscana Centro – con il personale stremato dopo quasi due anni di emergenza. E poi c’è l’enorme problema delle quarantene e dei positivi che stanno aumentando. Tra i colleghi sospesi per non essersi vaccinati, i positivi e le carenze organiche strutturali negli ospedali emerge una carenza di personale evidente”.
Stessi problemi nei trasporti. “Se i casi di Covid e le conseguenti quarantene aumenteranno, c’è il ragionevole rischio che sarà molto difficile garantire il servizio al massimo livello, quando riapriranno le scuole”. Lo ha affermato in una nota Gianni Bechelli, presidente di Autolinee Toscane, la società che gestisce il servizio di Tpl su gomma in Toscana.
“Siamo veramente preoccupati”, ha spiegato, perché “i report che ci arrivano dalle varie sedi, soprattutto quelle centrali ma anche Siena e la costa da Pisa a Carrara, ci parlano di una tendenza di aumento degli autisti assenti per malattia, spesso legata al Covid. Una tendenza in costante aumento su un organico, come abbiamo ricordato più volte, storicamente limitato: in questo momento abbiamo l’orario non scolastico, ancora il servizio regge”.