Col recupero della Palazzina dell’Indiano partono quasi 130 eventi tra performance, concerti, incontri, laboratori, centri estivi e installazioni distribuiti in tutta la città. E’ promosso e finanziato da Fondazione CR Firenze, con la direzione artistica di Virgilio Sieni in collaborazione con Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Fondazione Scuola di Musica di Fiesole, Tempo Reale.
L’arte per contrastare il degrado e la solitudine urbana. E’ uno degli scopi del progetto ‘Quarto paesaggio. L’esperienza urbana della bellezza’ promosso e finanziato da Fondazione CR Firenze con la direzione artistica di Virgilio Sieni /Centro nazionale di produzione, in collaborazione con Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Fondazione Scuola di Musica di Fiesole, Tempo Reale Centro di Ricerca Produzione e Didattica Musicale. Ha il sostegno del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, di Regione Toscana e Comune di Firenze, del Polo Museale della Toscana e delle Circoscrizioni 1, 2, 4 e 5. Lo hanno presentato stamani, nella sede di Fondazione CR Firenze, Umberto Tombari, Presidente Fondazione CR Firenze; Dario Nardella, Sindaco Comune di Firenze; Monica Barni, Vicepresidente Regione Toscana; il maestro Virgilio Sieni.
L’evento simbolo di questo programma, che comprende complessivamente 130 eventi da giugno a settembre distribuiti sul territorio tra performance, concerti, incontri, laboratori, centri estivi e installazioni, è il recupero e l’inaugurazione, i giorni 29, 30 giugno e primo luglio, della Palazzina dell’Indiano (PIA Palazzina Indiano Arte), nel cuore del Parco delle Cascine, il polmone verde di Firenze che diventa uno spazio flessibile aperto alla città e affidato ora in gestione alla Compagnia Virgilio Sieni.
All’inaugurazione prenderanno parte, tra gli altri, la Compagnia Virgilio Sieni e l’Accademia sull’arte del gesto, il Coro di voci bianche del Teatro del Maggio, i docenti e gli allievi della Scuola di Musica di Fiesole e Tempo Reale con due azioni sonore.
Costruito a fine Ottocento come caffè pubblico e utilizzato negli anni per gli scopi più diversi, l’edificio torna a nuova vita con un scopo preciso: rigenerare gli spazi e valorizzare la comunità assicurando il raccordo innovativo tra territori e quartieri limitrofi. La Palazzina assolverà infatti a più funzioni: caffetteria con cibi biologici a chilometro zero, spazio espositivo d’arte, pratiche sul gesto, un angolo libri specializzato su natura, piante e viaggio e sede della Scuola sul gesto e il paesaggio diretta da Virgilio Sieni. Un luogo di produzione artistica che può divenire un motore per attivare la partecipazione dei cittadini. La stessa destinazione è per le aree intorno all’immobile. Questa riapertura e l’offerta delle varie attività alla città consentirà di raccordare il Parco delle Cascine con i territori limitrofi, il Quartiere 4 e il Quartiere 5.
L’Arte diventa dunque il motore scatenante della partecipazione dei cittadini nelle diverse attività con l’obiettivo di far riaffiorare dai luoghi memorie e ricordi utili a vivere in maniera più consapevole oggi questi spazi. Oltre a questo recupero fanno parte di Quarto Paesaggio anche il Festival Nuovi Cantieri Culturali Isolotto, il progetto Cenacoli Fiorentini e il Progetto Le Piagge/Abitare la democrazia, tutti sostenuti da Fondazione CR Firenze e diretti da Virgilio Sieni.
La seconda edizione del Festival Nuovi Cantieri Culturali Isolotto (all’edizione 2017 hanno partecipato oltre 120 tra danzatori, musicisti e performer) darà vita, dal 19 al 22 luglio, ad un percorso in luoghi al chiuso e all’aperto nei quali saranno realizzate residenze artistiche, incontri, laboratori sul gesto rivolti a danzatori, bambini e cittadini, performance e azioni coreografiche a cura di Compagnia Virgilio Sieni, Accademia sull’arte del gesto e coreografi ospiti. Il Teatro del Maggio presenterà un ciclo sulle Suite per violoncello di Bach e due concerti sulle musiche di Vivaldi. La Scuola di Musica di Fiesole parteciperà con concerti degli allievi e docenti della scuola e con un Coro di bambini. Tempo Reale, in occasione dell’inaugurazione del Giardino del Gesto in via Torcicoda, terrà un laboratorio e una performance sul tema del silenzio con musicisti del quartiere dell’ Isolotto. Apriranno, inoltre, spazi per mostre d’arte e sarà collocata una scultura pubblica, realizzata dall’officina artigiana Salvadori Arte di Pistoia, e donata alla comunità. In collegamento con PIA si terranno lezioni, incontri e percorsi e, in collegamento con i Cenacoli Fiorentini, verranno condivisi gruppi di cittadini che parteciperanno alle azioni coreografiche.
Il quartiere Le Piagge ospiterà (il 28 settembre alle 20.30 in Piazza Pinocchio) un concerto dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino che eseguirà Le Quattro Stagioni di Vivaldi. L’evento vuole essere uno svelamento simbolico del ‘Casone’ delle Piagge, il complesso in via dell’Osteria che sarà ristrutturato a uso housing sociale grazie a un’azione congiunta di Fondazione CR Firenze e del Fondo Housing Toscano. Sempre nel mese di settembre a Le Piagge, l’Accademia sull’arte del gesto di Sieni, realizzerà un ciclo di pratiche sul corpo rivolte a cittadini di ogni età. La cultura verrà offerta nella naturalezza e nella quotidianità della vita degli abitanti dei quartieri cercando di far sentire tutti partecipi al bene comune e alla vita della propria città attraverso un’azione di coesione sociale nella quale ogni cittadino si sente protagonista.
La Palazzina dell’Indiano e Le Piagge ospiteranno due centri estivi completamente gratuiti. Il primo per complessivi 40 bambini (2-6 e 9-13 luglio) è a cura della Scuola di yoga Shakti dell’Isolotto, mentre il Centro estivo alle Piagge ospiterà Cantieri sonori (2-13 luglio) un’esperienza completamente gratuita per un massimo di 60 bambini a cura della Scuola di Musica di Fiesole.
Gli abitanti delle Cascine, dell’Isolotto e delle Piagge, saranno gli interpreti alle azioni coreografiche della nuova edizione del progetto ‘Cenacoli Fiorentini _ Grande Adagio popolare’ che si svilupperà dal 20 al 23 settembre. La scelta di tre cenacoli fiorentini (Cenacolo di Ognissanti, di Sant’Apollonia, di Andrea del Sarto) e della Biblioteca di San Marco come momento d’incontro delle varie esperienze che si svolgeranno nei territori di Firenze, diventa un gesto necessario di trasmissione e risonanza del cittadino partecipatore alla dislocazione emozionale, fisica e percettiva della città. Lo scopo di questa esperienza, nata nel 2011, è rendere vivi questi luoghi attraverso rappresentazioni sceniche nelle quali gli interpreti (danzatori professionisti, bambini, anziani, non vedenti, donne e uomini) danno vita a una rinnovata geografia della città, volutamente mossa da immagini e visioni e dall’urgenza dell’incontro. Fino ad oggi, in oltre 80 performance e repliche, sono state coinvolte 360 persone tra danzatori, performer e musicisti e quasi 5.000 spettatori.
L’arte spiegano i promotori del progetto, diventa il mezzo attraverso il quale ridisegnare la vita dei quartieri, ridare una storia ai parchi, o alle strutture abbandonate, svelare passaggi e sentieri dimenticati, eliminare i confini tra zone diverse della città e tra persone, trasformare la periferia nel centro delle attività. Un processo che vuole coinvolgere tutti, da 0 a 99 anni, eliminando quella (quarta) parete e quel muro (ed ecco il significato del nome del progetto) che ci impedisce di essere cittadini in maniera piena e vera.
‘’Fondazione CR Firenze – dichiara il presidente Umberto Tombari – ha intrapreso da tempo una specifica linea d’azione volta al recupero e alla riqualificazione di spazi abbandonati e dismessi per riconsegnarli alla collettività, un contesto nel quale si colloca pienamente Quarto paesaggio. Un set di iniziative coordinate che provvedono ad una nuova identità urbana, trasformandola in un interessante laboratorio di fenomeni e pratiche per il potenziale sviluppo di un’offerta culturale inclusiva. Ne sono una dimostrazione concreta tantissimi nostri progetti già attuati o in corso: oltre all’ apertura della Palazzina dell’Indiano, la prossima apertura del PARC Performing Art Research Centre nelle ex Scuderie Granducali delle Cascine gestito da Fabbrica Europa; i Bandi Spazi Attivi e Paesaggi Comuni per percorsi di rigenerazione urbana del territorio metropolitano e delle aree verdi cittadine; il recupero di immobili dismessi per alimentare nuovi modelli di abitare condiviso come il Casone di Via dell’Osteria, il recupero della ex Caserma Cavalli in Oltrarno popolato da giovani professionisti dell’economia digitale. E ancora: gli importanti restauri e riqualificazioni di complessi monumentali della città come la zona della SS. Annunziata e l’area delle Rampe, quest’ultime restituite alla piena fruizione. Crediamo molto nell’importanza dell’arte quale mezzo per ridisegnare la vita dei quartieri e costruire un nuovo tessuto urbano nel quale i cittadini si sentono a loro agio abbattendo quel muro e quella parete che li fa sentire soli e isolati. Ricordo inoltre il lungo sodalizio con Virgilio Sieni e la sua compagnia che noi sosteniamo costantemente dal 2005, riconoscendo l’alto valore culturale ed artistico ma soprattutto la non comune capacità di coinvolgere, con performance di grande suggestione, le fasce più diverse di pubblico’’.
‘’I quattro Movimenti che compongono Quarto Paesaggio – spiega Virgilio Sieni – formano un unico Progetto: il Parco delle Cascine, con la riqualificazione della Palazzina dell’Indiano, attraverso il progetto PIA/Palazzina Indiano Arte rappresenta il raccordo innovativo tra i territori limitrofi partendo dal Quartiere 1 fino ai Quartieri 2, 4 e 5 dove si svilupperanno i progetti Nuovi Cantieri Culturali Isolotto, i Cenacoli Fiorentini e Le Piagge/Abitare la democrazia, esperienze scaturite da lunghi periodi di ricerca sulla natura del territorio, sul senso delle periferie, sulla funzione del cittadino e sulle pratiche del gesto quale mezzo espressivo di conoscenza e di riappropriazione dell’ambiente che ci circonda. Ciascun Movimento rappresenta un percorso di ricerca e scoperta di soluzioni per abitare i luoghi, la natura e l’arte, a partire dalla relazione tra gli individui. Nei territori saranno sviluppati progetti inediti per creare un humus culturale dettato dalla partecipazione dei cittadini nei processi artistici: residenze, pratiche rivolte a persone di tutte le età, piantumazioni, rigenerazione, ristrutturazione e condivisione di luoghi, cammini ed eventi, apertura di spazi e gallerie, messa in posa di una scultura pubblica. Verranno sviluppati presidi culturali nei territori durante tutto l’anno (gallerie d’arte, spazi delle pratiche, luoghi di incontri, azioni condivise, coinvolgimento delle scuole in programmi scolastici). Il territorio che Quarto Paesaggio abbraccia è riplasmato, ossigenato, ricamato, impreziosito, grazie a gesti inediti condivisi, aprendo così lo sguardo a metafore dense di significato che trascendono la singola situazione e si riversano nel desiderio – umanissimo – di cura e custodia di un prezioso bene comune’’.