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🎧 Radici: al Conventino la presentazione del nuovo libro di Domenico Guarino

la copertina di Radici

Cosa ci porta ad amare e chi? E perché odiamo? Cosa ci allontana dai luoghi, cosa ci trattiene, e dove tendiamo? “Radici” è un viaggio attraverso una vita e le sue contraddizioni. Prima presentazione Venerdì 9 Luglio, ore 18,30, al Caffè letterario il Conventino Via Giano della Bella, 20 50124 Firenze, Toscana

8 racconti e 11 ‘cantate’.  La vita parla. Racconta di quello che siamo, e siamo stati. Dei nostri desideri, delle nostre ansie, di quello che abbiamo cercato, di cosa saremo dopo la morte, quando tutto sembrerà perso. Stabilire un contatto con se stessi alla ricerca delle proprie radici, di quello che i millenni, scavando nell’eternità, hanno condotto intatto per ciascuno di noi, nelle nostre esistenze quotidiane.  Cosa ci porta ad amare e chi? E perché odiamo? Cosa ci allontana dai luoghi, cosa ci trattiene, e dove tendiamo? “Radici” è un viaggio attraverso una vita e le sue contraddizioni. Una, singolare, non replicabile. Che però dice. Mettendosi alla ricerca del cammino, e volgendo lo sguardo lungo la prospettiva dell’oblio per riscattarne il senso. Sedendosi sul bordo del precipizio per ascoltare le voci che risuonano dalle profondità e dai recessi dei vissuti propri ed altrui.

Prima presentazione di RADICI  Venerdì 9 Luglio, ore 18,30, al Caffè letterario il Conventino Via Giano della Bella, 20 50124 Firenze, Toscana Introduce AGNESE PINI, direttrice de La Nazione

 

Domenico Guarino (Battipaglia, SA, 1968) è un giornalista professionista. Già consigliere regionale dell’Ordine dei Giornalisti, lavora a Controradio/Popolare Network e collavora con i quotidiani del gruppo Monrif.  Si è occupato di strategie della comunicazione per vari soggetti pubblici e privati, collaborando con la presidenza del Senato. Nel 2008 si è aggiudicato il premio Passetti come “Cronista dell’Anno, ricevendo la targa della Corte Costituzionale per l’impegno sui temi delle minoranze etniche e delle lotta contro le discriminazioni . Ha vinto il premio Viesseux (2007, con il racconto Una casa grande come un sogno) il premio Terzani (2008, con il racconto Il mio nome è mai più) e il premio Mediterranea (2011, con il racconto ‘il bianco e il nero’). Ha pubblicato “Di Domenica si può anche Morire” (Poliastampa, 2008), “Ordine Nuovo” (Cult, 2009), “Sono un Italiano Nero” (Cult, 2009), “Puttanopoli”, (Cult,2010), “Ribelli “(Infinito, 2011), “Io, Raimondo Ricci” (Sagep, 2013), “Gli occhi dentro” (le Piagge, 2014), “Eravamo Tanto Amati” (Effigi, 2017), la fabbrica che non volle chiudere (Clichy, 2019

 

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