Firenze, “Ieri è stata la giornata in cui si è raggiunto il numero maggiore di somministrazioni di vaccino anti Covid – così ha commentato il numero record di vaccinazioni, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – Sono state in tutto 28.937 le iniezioni fatte con i tre vaccini a disposizione, Pfizer, Moderna e AstraZeneca”.
“Un record reso possibile grazie anche ai medici di famiglia – ha continuato Giani – che hanno aderito alla campagna per gli over 80 e che si stanno impegnando con grande spirito di servizio, e che ringrazio per l’importante apporto”.
Questa settimana, spiega una nota della Regione, si registra un’accelerazione nella campagna di vaccinazione degli over 80. A ieri erano oltre 81mila le somministrazioni complessive di vaccino in corso di effettuazione. A oggi, 1° aprile, alle 18.30 sono state effettuate 676.596 somministrazioni totali, di cui 472.980 relative alla prima dose e 203.616 richiami. I medici di medicina generale stanno già prenotando oltre 90mila dosi per la prossima settimana.
Mentre sono oltre 50 le imprese di Livorno e di Massa Carrara che hanno aderito su base volontaria alla mappatura promossa da Confindustria dando la propria disponibilità a a integrare la campagna vaccinale con i loro siti.
Hanno risposto all’appello le grandi aziende ma anche le piccole e medie imprese, spiega una nota di Confindustria Livorno e Massa Carrara, mettendo a disposizione capannoni, uffici, terminal portuali e alberghi.
“In questi mesi drammatici, le imprese non solo hanno resistito all’impatto del Covid per tutelare lavoratori, produzioni e posti di lavoro ma, con responsabilità, si sono messe da subito al servizio del Paese per il bene comune – sottolinea il presidente di Confindustria Livorno Massa Carrara Piero Neri -. In questa delicata fase emergenziale, è prioritario rafforzare la campagna vaccinale nazionale dandone ampia e veloce copertura. La possibilità di vaccinare in azienda costituisce un ulteriore canale di somministrazione, aggiuntivo che rafforza le priorità individuate a livello nazionale e i criteri previsti nel piano regionale vaccini, che rimarranno integralmente confermate e rispettate anche a seguito dell’avvio dell’attività”.