“Noi siamo in grado di mettere in campo dagli 8 ai 10 miliardi di progetti con le caratteristiche che il Recovery fund chiede, ovvero il fatto che si possa da qui al 2022 avere progettazioni esecutive e che devono vedere completati tutti i progetti nel 2026. Se non hai la capacitĂ di realizzazione di quello per cui presenti progetti hai l’infrazione e anche le penali, quindi dobbiamo essere attenti a mettere in campo progettazioni esecutive”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani intervenendo in Consiglio regionale sul Piano nazionale di ripresa e resilienza.
“Noi siamo pronti a livello regionale – ha aggiunto Giani – va visto come sarĂ gestita la partita a livello nazionale perchĂ© se a decidere saranno i singoli ministeri con cabina di regia la presidenza del Consiglio dei ministri questi progetti piĂą che presentarli in modo organico dovremmo cercare di inserirli nei vari progetti dei ministeri, ma rischiamo di vederne accettato un pezzo, ma non un altro”.
Giani ha poi aggiunto tre “messaggi forti che mi sento di dare: grande attenzione alla sanitĂ perchĂ© se non c’è il Mes cogliamo l’occasione del Recovery fund per dare forza al nostro sistema di sanitĂ e salute perchĂ© il Covid deve averci insegnato qualcosa”. “Secondo – ha aggiunto – che venga dato spazio ai progetti regionali, che non si centralizzi
troppo la destinazione delle risorse. E, infine, la valorizzazione dell’innovazione dal punto di vista informatico e tecnologico e della transizione ecologica”.
“Sono deluso che a livello nazionale sul capitolo salute siano dedicati solo 9 miliardi
pari al 4,6%” delle risorse totali del Recovery Fund per l’Italia, pari a 209 miliardi. “Il Mes che sarebbe dedicato solo alla sanitĂ vedo che non viene approvato. Quindi mi sento di
fare un appello affinchĂ© sulla sanitĂ ci siano piĂą risorse. Le risorse previste per la sanitĂ dovrebbero essere triplicate”, serve “piĂą sanitĂ perchĂ© il Covid ci ha insegnato che abbiamo
bisogno di strutture, di rapporto con il territorio”. Ha sottolineato Giani intervenendo in Consiglio.
Per Giani è inoltre necessario che “i 209 miliardi non siano solo oggetto di progetti nazionali”, ma anche “di progetti di carattere regionale. Io pongo questo problema, il fatto che ci sia una quota consistente che nasce da progetti regionali. Comunque sia noi ci attrezzeremo, dividendo il piano in sei capitoli, e attivando gli assessori in modo che ciascuno di loro possa trovare con il rispettivo ministro lo sviluppo di un rapporto perchĂ© se devono essere progetti nazionali vi sia un’interlocuzione a livello regionale”.