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Dom 8 Set 2024
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🎧 No autonomia differenziata, a Firenze la firma di Cgil, Uil e Regione Toscana

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🎧 No autonomia differenziata, a Firenze la firma di Cgil, Uil e Regione Toscana
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Referendum contro l’Autonomia differenziata, a Firenze la firma di Rossano Rossi (Cgil Toscana), Paolo Fantappiè (Uil Toscana) ed Eugenio Giani. “Fermiamo insieme una legge ingiusta e divisiva, diciamo sì all’Italia unita, libera e giusta”.

Oggi in Piazza Duomo a Firenze, sotto alla sede della Presidenza della Regione Toscana, Cgil e Uil hanno tenuto un punto di raccolta delle firme per il referendum abrogativo della Legge sull’Autonomia Differenziata (da oggi è possibile anche firmare online all’indirizzo referendumautonomiadifferenziata.com).

Erano presenti e hanno firmato il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il Segretario Generale della CGIL Toscana Rossano Rossi, il Segretario Generale della UIL Toscana Paolo Fantappiè. “Fermiamo insieme una legge ingiusta e divisiva, diciamo sì all’Italia unita, libera e giusta”. C’era con loro e ha firmato anche il segretario del Pd regionale Emiliano Fossi.

Ha detto Rossi: “In questo provvedimento del Governo non va bene nulla e va abrogato. Il nostro Paese andrebbe ricomposto e riunito perché già ci sono troppe diseguaglianze e livello geografico e di classe sociale, diseguaglianze che rischierebbero di allargarsi ulteriormente, così come sul mercato del lavoro si rischierebbe il ritorno di gabbie salariali. Siamo di fronte a una sorta di secessione dei ricchi, ma contro questo disegno c’è in campo una vasta rete di sindacati, partiti, assocaizioni e società civile che si sta mobilitando e andremo fino in fondo”.

L’unità di intenti del fronte contrario all’autonomia differenziata può sfociare in una opposizione più forte all’attuale governo “perché è una concezione del Paese: su questo si può costruire una visione del Paese bella, che guarda con speranza al futuro”. Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana. “Accanto a un centrodestra che ci propone l’autonomia differenziata c’è una larga fascia del Paese, che non è solo il centrosinistra, che vuole un regionalismo equo e solidale”, ha aggiunto Giani, ribadendo che “vogliamo un’attribuzione di competenze alle Regioni perché le Regioni è giusto che abbiano poteri importanti ma in una logica di vasi comunicanti, e quindi di equità nella distribuzione delle risorse e accanto all’equità la solidarietà”, per cui “dobbiamo rifare da capo la legge che attribuisce competenze alle Regioni e dobbiamo farlo con l’abolizione e l’abrogazione del testo di legge proposto da Calderoni”.

 

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