La dirigente delle scuole ‘Ghiberti’ di Firenze, Annalisa Savino, ha inviato, una e-mail, a tutte le famiglie degli studenti iscritti e al personale dell’istituto, nel secondo anniversario della scomparsa in Egitto del giovane ricercatore il 25 gennaio 2016.
“Il timore più grande è che quella di Giulio Regeni rappresenti una storia di ingiustizia come le tante, tantissime storie italiane rimaste senza un colpevole. La nostra scuola oggi è vicina a quei due genitori, perché Giulio è figlio e fratello di tutti noi”. Questo il testo della lettera che la dirigente delle scuole ‘Ghiberti’ di Firenze, Annalisa Savino, ha inviato, via e-mail, a tutte le famiglie degli studenti iscritti e al personale dell’istituto, nel secondo anniversario della scomparsa in Egitto del giovane ricercatore il 25 gennaio 2016. “I genitori di Giulio Regeni si battono da due anni per capire perché il loro figlio innocente sia stato vittima di un così atroce assassinio – si legge nel messaggio, pubblicato anche sul sito della scuola – Ed è da loro che impariamo il messaggio di dignità, di coraggio e di forza per cercare sempre la verità, senza mai smettere, anche quando sentiamo che è lontana e potrebbe essere irraggiungibile”. Il complesso scolastico Ghiberti si compone di quattro istituti: un asilo, due primarie ed una media, per un totale di circa 1.250 alunni. “Ritengo scandaloso che ancora oggi non sia stata trovata la verità – spiega la preside Savino – e ritengo questo un tema su cui è opportuno che anche la scuola possa dare il proprio contributo nella sensibilizzazione delle famiglie sulla battaglia per scoprire cosa è successo a Giulio”.