No alla strumentalizzazione del movimento delle Sardine, una lista personale solo all’ultimo nel caso non ci sia capacità di accorpamento tra i 18 soggetti politici che lo sostengono e il ‘non’ tema dell’alleanza con i 5 stelle visto che hanno fatto le primarie per un loro candidato. Sono i passaggi politici salienti dell’intervista questa mattina nei nostri studi del presidente del Consiglio regionale della Toscana e candidato a governatore per il centrosinistra Eugenio Giani in vista delle regionali di primavera.
“Io devo fare una campagna elettorale organica con le 18 sigle del centrosinistra che hanno aderito. I 5 stelle hanno fatto autonomamente la loro scelta, hanno fatto delle primarie, hanno scelto un candidato quindi loro fanno la loro strada e noi facciamo la nostra. Il tema quindi non esiste”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Toscana e candidato a governatore per il centrosinistra Eugenio Giani in diretta su Controradio parlando dell’eventuale alleanza con il Movimento 5 stelle per la Regionali.
“Il 30 novembre scorso Salvini a una cena a Firenze doveva fare il nome del candidato del centrodestra. Sono passati due mesi e ancora il candidato non c’è, e anche il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, che sembrava potesse essere uno dei candidati possibili, oggi si sfila dicendo che è troppo tardi. Come si presenta il centrodestra con questa credibilità? Quando devi governare una regione devi prendere decisioni in modo immediato, ponderato, serio”. Ha detto Giani, intervenendo a Controradio, in merito al centrodestra in vista delle regionali di primavera.
“Ho letto bene il fatto che le sardine” in Emilia Romagna “non hanno espresso endorsement, perché la bellezza di questo movimento, che ha portato tante persone che non vogliono sentirsi inquadrate in sigle politiche ad andare in piazza, anche a Firenze il 30 novembre scorso, è proprio nell’essere movimento, e nessuno deve metterci una sigla sopra”, e “se abbiamo senso di responsabilità non dobbiamo strumentalizzarlo”. Ha affermato invece Giani rispetto al potenziale di coinvolgimento del movimento delle Sardine.
Venendo al programma, “Mi sono impegnato a sviluppare nei primi sei mesi un check up dei risultati della riforma sanitaria e se ci sono accorgimenti da fare, li faremo nel ricreare un maggior rapporto tra sistema sanitario e territorio”. Ha detto il presidente del Consiglio regionale della Toscana e candidato a governatore per il centrosinistra intervendo sul tema delle politiche sanitarie. Parlando poi della questione delle crisi aziendali Giani ha detto che “noi dobbiamo avere la capacità attraverso la politica positiva dei distretti di rigenerare posti di lavoro laddove le imprese sono andate in crisi imponendo condizioni che vedranno le istituzioni sempre più dalla parte dei lavoratori. Sarò molto vigile – ha aggiunto Giani – sulle multinazionali che vengono qui, dobbiamo mettere condizioni precise perché non vengano solo per sciogliere le aziende nate in Toscana”.
Giani ha poi parlato dell’agricoltura e della necessità di “creare condizioni di lavoro” e “dare il giusto sostegno economico” anche grazie ai fondi Ue. “Creerò una task force che possa dare il giusto supporto per lo sviluppo agricolo e per supportare i giovani agricoltori”. Sul trasporto pubblico locale il candidato ha detto che punterà “su una politica di valorizzazione del trasporto pubblico soprattutto su ferro” per esempio, la tranvia “da Peretola a Prato è essenziale”. Infine sullo stadio: “So che queste decisioni sono molto delicate – ha concluso Giani – e si prendono in un rapporto sinergico. Mi fido di Nardella”.