“L’ultimo atto del tavolo della coalizione di centrosinistra per la Toscana è stata una chiusura alla richiesta di primarie per la scelta del candidato alla presidenza della Regione Toscana avanzata da 2020 a Sinistra. Fin dal primo giorno del percorso per la costruzione della coalizione, il Pd ha dichiarato che in caso di disaccordo sulla candidatura alla presidenza della Regione, le primarie sarebbero state lo strumento democratico e consolidato per coinvolgere i cittadini nella scelta”. Così i rappresentanti di 2020 a Sinistra, Articolo 1 e Sinistra Italiana, le forze che ieri non hanno sottoscritto il documento finale del tavolo centrosinistra che indica Eugenio Giani candidato governatore.
“Oggi, di fronte alla nostra nota non condivisione sulla candidatura, in quanto non sufficientemente rappresentativa dell’intera coalizione – sottolineano in una nota congiunta -, ci viene detto che queste primarie non s’hanno da fare. Perché, ci chiediamo? A chi fa paura questo strumento di partecipazione democratica? Certo non a noi”. “Siamo pronti a fare questo passaggio – aggiungono gli esponenti delle varie forze della Sinistra -, o comunque a trovare uno strumento per tenere insieme questa vasta coalizione, perché siamo consapevoli che senza i voti della sinistra oggi non si vince in Toscana”. Al Pd, sottolineano ancora, “oggi spetta un’iniziativa capace di ricucire ciò che ha strappato. Noi continuiamo il nostro percorso di approfondimento programmatico nella società toscana, aperti come sempre al dialogo”.
“Credo che la richiesta che avevano fatto le forze della sinistra al tavolo della coalizione, cioè di ottenere delle primarie e quindi confrontarsi con altre candidature, fosse una richiesta sacrosanta, e mi sembrava che sia il candidato Giani sia il Pd avessero dato disponibilità a farle”. Lo ha detto Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto Fiorentino ed esponente di Sinistra Italiana, a proposito dell’esito del tavolo di coalizione di ieri del centrosinistra per le elezioni regionali del 2020 in Toscana.
“Non capisco perché l’impuntatura di ieri e la volontà di fermare il tavolo”, ha aggiunto Falchi, a margine dell’inaugurazione del nuovo tratto della Mezzana-Perfetti Ricasoli, definendo “incomprensibile, oggettivamente, lo stop di ieri, perché c’erano tutte le condizioni di definire delle primarie in tempi non lunghi, di definire un percorso quantomeno che prevedesse una vera vita della coalizione con tutte le proprie anime e tutte le proprie sensibilità”. Il sindaco di Sesto si è detto “comunque fiducioso: spero che si possa comunque arrivare a una soluzione positiva”.