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Regionali: Vannacci pronto a candidarsi in Toscana. Anche da solo

Il Generale Roberto Vannacci, eletto nelle liste di Salvini all’Europarlamento ma non iscritto al partito, boccia la candidatura della Lega alle elezioni regionali e si dice pronto a candidarsi. Nel caso, anche da solo, con la sua lista “Il mondo al contrario”.

Quando il gioco di fa duro, i duri cominciano a giocare. No, non è il John Belushi di Animal House. Ma è il Generale Roberto Vannacci. Per la verità il gioco più che duro sembra parecchio caotico. Parliamo delle prossime elezioni regionali d’autunno e di quanto sta accadendo nel centro destra. Il pantano ora è così composto. Fratelli d’Italia fermo sul sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, la Lega candida la Capogruppo in Consiglio regionale Elena Meini e Forza Italia – meglio abbondare, come diceva Totò – candida il proprio Capogruppo il Consiglio regionale Marco Stella e la viareggina onorevole Deborah Bergamini. E allora Vannacci non ci sta. Dichiara apertamente tutto il suo dissenso per la candidatura del partito a cui non è iscritto ma che lo a fatto eleggere a Bruxelles, la Lega ed inizia a scalpitare. In una partita nazionale difficile perché la Lega, a prescindere da Zaia, rivuole il Veneto. Forza Italia ha già presentato Martusciello in Campania. A proposito, il 9 aprile si riunirà la Consulta sulla questione terzo mandato. Però in questo scenario il principale partito di Governo e primo partito italiano – Fratelli d’Italia – rimarrebbe a bocca asciutta. Impensabile. Vannacci però si mette in mezzo e trova spazio nel caos toscano, si schiera apertamente contro Susanna Ceccardi, grande sconfitta alle ultime regionali e al Parlamento europeo grazie ai voti – a suo dire – portati da Vannacci stesso. E contro la candidata Meini, giudicata molto debole e sconosciuta ai più. E allora, mentre i leader dei partiti litigano, Vannacci si smarca e fa capire che potrebbe anche candidarsi da solo con la sua lista “Il mondo al contrario”. Al momento niente è certo. Vannacci cita Sun Tzu e dice che “la sorpresa è un principio dell’arte della guerra”.

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