Sono ventisei, tra boschi, poderi e fabbricati agricoli, i beni del patrimonio agriforestale della Toscana, che la Regione intende valorizzare affidandoli a chi presenti dei validi progetti.
I beni, spiega una nota, sono stati illustrati ieri ad una platea di una settantina di imprenditori e professionisti, privati cittadini, agricoltori o rappresentanti di cooperative, per iniziare a raccogliere manifestazioni di interesse. “Finora – ha spiegato l’assessore alla presidenza di Regione Vittorio Bugli – sceglievamo quali immobili vendere o mettere in concessione e lanciavamo la gara”.
“Da tre anni a questa parte però, forti dell’esperienza accumulata con la valorizzazione di ville e immobili di pregio del demanio regionale, abbiamo capito che questa non è la strada che porta i migliori risultati. Serve un catalogo anzitutto, ben fatto. Ed è preferibile far precedere la gara da una manifestazione di interesse, non vincolante per nessuno ma che aiuta a mettere a fuoco e valutare i progetti che riguardano quel bene”.
Per l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi, “l’obiettivo non è assolutamente far cassa ma arrivare ad una gestione attiva del nostro vastissimo patrimonio”.
I 26 beni sono visibili on line sul sito di Invest in Tuscany: dieci si trovano in provincia di Arezzo, tre a Siena, due a Prato, uno a Livorno, altri tre a Grosseto ed altrettanti a Pisa, due sono in provincia di Pistoia ed ancora due in provincia di Firenze. Venti sono da affidare in concessione, sei sono disponibili eventualmente anche per la vendita.