Firenze, presentato dalla Regione Toscana il risultato del percorso partecipato con istituzioni, associazioni, ong; contenente linee d’azione e obiettivi per il triennio 2021-2024.
Il testo del documento è stato al centro di una iniziativa che si è svolta nella sede della Regione Toscana a Palazzo Strozzi Sacrati su iniziativa dell’assessora regionale alle politiche sociali e alla cooperazione internazionale Serena Spinelli.
In podcast uno stralcio dell’intervento dell’assessora Spinelli
Sostegno alle azioni per uno sviluppo ambientale, sociale e economico sostenibile, valorizzazione di nuove forme di economia come quella circolare, collaborazione con le comunità dei migranti, attenzione costante alle aree di crisi umanitaria: sono queste alcune delle linee verso cui si orienteranno le attività di cooperazione internazionale della Toscana per il prossimo triennio secondo quanto indica il “Documento di orientamento della cooperazione internazionale 2022-2024”.
“Abbiamo voluto raccogliere in un documento programmatico l’intenso lavoro sviluppato nei seminari e nei focus group che abbiamo organizzato nel 2021 come propedeutici al rilancio della cooperazione – ha detto l’assessora Spinelli – Questo testo è un programma di lavoro aperto che, sulla base delle esperienze condivise, indica la direzione di marcia per il prossimo triennio”.
“La pandemia e gli scenari bellici – ha proseguito l’assessora – hanno reso ancora più difficili sotto il profilo delle risorse e degli scenari socioeconomici i percorsi di cooperazione, spingendo tutti gli attori coinvolti a ridisegnare le loro priorità di lavoro. Ma oltre alle conseguenze negative, la pandemia ha però stimolato anche un accresciuto interesse diffuso verso i temi legati all’ambiente, alla sostenibilità e alla salute del pianeta e delle persone, molti dei quali recepiti e sviluppati all’interno delle programmazioni di attività di cooperazione internazionale. Proprio per questo in questa fase è necessario mantenere e laddove possibile rilanciare tutti gli interventi utilizzando tutte le integrazioni possibili con le istituzioni, il terzo settore, le ong”.
Il documento illustrato oggi, partendo da una sintesi dei risultati ottenuti negli ultimi 5 anni, delinea i principali elementi di contesto internazionale, indica le priorità tematiche e geografiche e definisce gli strumenti di governance del sistema, di finanziamento e di comunicazione.
Secondo quanto formulato nel documento le azioni della Regione Toscana saranno indirizzate a: dare continuità ad attività progettuali e a relazioni che abbiano dato risultati positivi; promuovere ambiti tematici nuovi per la cooperazione allo sviluppo rispondenti ai bisogni delle comunità dei paesi partner; sostenere e promuovere un’azione integrata e coordinata con gli attori del territorio, coinvolgendo anche nuovi attori della cooperazione; favorire un’azione di informazione e sensibilizzazione sul territorio regionale rispetto al tema dei diritti e dello sviluppo.
Tutte le priorità della cooperazione indicate dovranno essere lette e declinate nel quadro dell’Agenda 2030 che, tra le altre cose, impone una gestione integrata e intersettoriale degli strumenti di programmazione e delle azioni concrete e può dunque essere considerata il quadro di riferimento per superare le politiche settoriali e i limiti che queste comportano.
Proprio per concentrare al massimo i suoi sforzi le iniziative della Toscana si concentreranno soprattutto su due aree: Mediterraneo e Medio Oriente, Africa sub sahariana. L’individuazione di aree prioritarie non escluderà l’ipotesi di individuare progettualità strategiche o partecipazioni a partenariati in altre aree, laddove l’interesse strategico e la validità degli obiettivi perseguiti giustifichino l’opportunità dell’intervento o permettano di capitalizzare gli sforzi compiuti nell’ambito delle passate programmazioni.
Infine, saranno valorizzati i percorsi di confronto e di partenariato con altre istituzioni regionali: in questo ultimo periodo sono stati svolti lavori di confronto e scambio con altre realtà regionali italiane ed europee (Regione Andalusia – Spagna, Regione Centro Valle della Loira – Francia, Regione Grand Est – Francia, Regione Piemonte e Emilia-Romagna – Italia) soprattutto per ripensare ed innovare la governance della cooperazione toscana.
In quest’ottica all’incontro di oggi hanno partecipato rappresentanti della Regione Piemonte e Emilia-Romagna.