Firenze, sarà firmato il prossimo 18 giugno, nel Palazzo del Pegaso nell’auditorium del Consiglio regionale della Toscana, il patto per la lettura.
Lo ha annunciato con una nota la vicepresidente della giunta regionale della Toscana, Monica Barni, raccontando l’idea di un patto discusso per tutto un anno con gli attori del sistema, perché voleva essere un progetto partecipato fin dalla sua elaborazione, Leggere aiuta a pensare e a comprendere ciò che ci sta attorno.
Anche se tutto ciò può sembrare ovvio e risaputo, viene a volte dimenticato e per questo gli organizzatori de ‘La città dei lettori’ di Firenze, che hanno inaugurato ieri la seconda edizione del festival che proseguirà a Villa Bardini fino a domenica, hanno messo queste parole ben in evidenza nel manifesto della loro manifestazione, che anche quest’anno gode del patrocinio e del sostegno della Regione Toscana.
“Non leggere è un problema. È un problema anzitutto di cultura civile – ricorda la vicepresidente -. Non leggere può poi diventare anche un problema economico e produttivo”.
Questo è il motivo per cui la Regione ha scelto di aiutare i festival e le piccole case editrici. Da qui è nato anche il patto per la lettura. “Leggere – dice Barni – è un valore sociale e civile e dobbiamo aumentare il pubblico dei lettori”.
Per farlo serve una rete tra tutti gli attori coinvolti: biblioteche e reti documentarie, le associazioni degli editori, le librerie indipendenti, le scuole, le associazioni culturali e di volontariato, gli ospedali o le sale di attesa degli ambulatori anche, i supermercati e i centri commerciali.
“La lettura – riprende – deve invece essere (o tornare ad essere) un’abitudine sociale. Serve – conclude Barni – un’azione duratura nel tempo e un’alleanza vasta, per abituare i cittadini a leggere fin da piccoli e soprattutto per far sì che non smettano una volta cessati gli studi”.