Indicazioni omogenee dalla Regione Toscana, e in tempi rapidi, ai 34 Comuni costieri toscani, in materia di concessioni demaniali marittime con la previsione di un criterio di premialità e del riconoscimento di un equo indennizzo per il concessionario. È l’obiettivo della pdl licenziata a maggioranza, in commissione sviluppo economico e rurale.
La commissione, presieduta da Gianni Anselmi (Pd) va a modificare e attualizzare le ‘Disposizioni urgenti in materia di concessioni demaniali marittime‘ (lr 31/2016) che disciplinano alcuni criteri e condizioni alle quali i Comuni devono attenersi nell’espletare, nel quadro della normativa statale di riferimento, le procedure comparative per l’assegnazione delle concessioni per finalità turistico ricreative. L’atto che ha ricevuto il sì del Pd, il no del M5s e la non partecipazione al voto di Lega e FdI, è stato oggetto di consultazioni durante le quali sono stati ascoltati, la scorsa settimana, i rappresentanti di Sib Confcommercio, Confesercenti, Cna balneari toscana, Confindustria, Confartigianato, Conflavoro, Confturismo e Confimprese.
Le modifiche alla legge operano su due piani, da un lato assurgendo a criterio di premialità, ovvero il favore per la partecipazione alle procedure comparative per il rilascio delle concessioni da parte delle micro, piccole e medie imprese turistico-ricreative operanti in ambito demaniale marittimo; dall’altro, introducendo la previsione del riconoscimento di un equo indennizzo, da corrispondere al concessionario uscente da parte del concessionario subentrante, contemperando il principio di tutela della concorrenza con quello della salvaguardia degli investimenti effettuati dalle imprese già concessionarie.
Per Anselmi “le modifiche di legge si rendono necessarie e urgenti poiché anche la scadenza della ‘proroga tecnica’ è imminente e perdura l’assenza di atti o indicazioni governative”. L’assessore regionale al turismo Leonardo Marras ha ribadito l’urgenza di questo atto che “rappresenta una reazione adeguata a difendere un settore strategico della nostra economia”. “Se, per via amministrativa – continua – i 34 comuni costieri, sottoposti a varie sollecitazioni, assumessero questa indicazione sull’indennizzo con criteri di stima, si avrebbe una difformità su tutto il territorio nazionale”.