Firenze, si è svolta oggi, nella sala Minerva dell’Accademia delle Belle arti, l’udienza di parificazione del rendiconto generale della Regione Toscana esercizio 2018, presieduta dal Presidente della Corte dei Conti Angelo Buscema.
II rendiconto del 2018 registra entrate e spese di competenza pari rispettivamente a 10.922 milioni ed a 10.598 milioni.
Secondo il rapporto, l’esercizio 2018 si chiude per la Regione Toscana con un risultato finanziario ancora negativo per un importo pari a -476,15 milioni seppure in miglioramento rispetto a quello del 2017 che si era attestato a -679,98.
Ugualmente in miglioramento il disavanzo sostanziale rispetto all’anno precedente. Tale aggregato, che considera anche le somme vincolate e accantonate per far fronte a crediti di dubbia esigibilitĂ e a rischi potenziali, rimane tuttavia ancora elevato, attestandosi
a -2.268,94 milioni.
Secondo la relazione introduttiva della Presidente di Sezione della Corte dei Conti Cristina Zuccheretti: “Si tratta di un debito frutto della pesante eredita degli esercizi trascorsi, riconducibile ad impegni assunti per investimenti, anche nel settore sanitario, ed il cui riassorbimento, ipotizzando che il percorso intrapreso negli ultimi tempi prosegua allo stesso ritmo, richiederĂ ancora diversi anni”.
L’indebitamento regionale e stato mantenuto nei limiti previsti dalle attuali disposizioni normative ed e anch’esso molto consistente, essendo pari a 1.897,41 milioni, in leggero calo rispetto al2017 (1.948,22 milioni) La spesa sanitaria corrente rimane sostanzialmente stabile, passando da 6.739 milioni di euro del2017 a 6.797 milioni di euro del2018, con un incremento pari allo 0,86 per cento.
“Continuano a riscontrarsi, viceversa, criticita relative alla tardiva ripartizione ed erogazione del Fondo sanitario tra le aziende e gli altri enti del Servizio sanitario regionale che determinano un disallineamento tra il bilancio della Regione e quello dei singoli enti – ha continuato la Presidente – Rilevato, infine, un significativo aumento dell’indebitamento per effetto degli oneri sostenuti dalle aziende sanitarie e ospedaliere a seguito della contrazione dei mutui autorizzati dalla Regione in sostituzione dei contributi in conto capitale precedentemente assegnati”.
La Sezione ha poi aperto un focus sulle consulenze affidate dalle societĂ partecipate riscontrando alcune criticitĂ che si è riservata di verificare in un successivo esame. Con riguardo alla spesa di personale, in termini di impegni, l’onere complessivamente sostenuto nel 2018 ammonta, al net to del maggior onere derivante dal personale ex provinciale, a 123,48 milioni di euro, con una riduzione, rispetto al dato del 2017 del 3,8% e di oltre il 30 per cento rispetto al valore medio della spesa di personale del triennio 2011-2013.