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Renzi su ripartenza: “Perso tempo utilizzando terrorismo psicologico, si rischia nuova tangentopoli”

Matteo Renzi

Foto di Chiara Brilli

Il senatore e leader di Italia Viva Matteo Renzi, questo pomeriggio, ha incontrato la stampa sotto il Loggiato di Palazzo Strozzi a Firenze per parlare del suo ultimo libro “La mossa del cavallo”, edito da Marsilio. Ma durante la conferenza stampa, l’ex premier ha affrontato piu’ argomenti, tra tutti quello della crisi post Covid-19.

Nel  lungo intervento, e prima di rispondere alle domande dei giornalisti, l’ex sindaco di
Firenze ha voluto ringraziare l’assessora regionale alla Sanita’ Stefania Saccardi e referente toscana di IV, “per il lavoro che ha svolto durante l’emergenza”, e il governatore Enrico Rossi. “La Toscana, tra tutte le Regioni italiane e’ quella che ha reagito meglio”.

Ma sulla ripartenza e sulla verifica di come sia stata gestita l’emergenza gli abbiamo rivolto due domande specifiche.

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La commissione d’inchiesta sulle morti nell’emergenza Coronavirus è “doverosa e mi auguro che possa fare chiarezza; certamente noi non chiediamo presidenze: noi vogliamo stare sulla politica, non sulle poltrone”. Lo ha detto ai nostri microfoni  l’ex premier Matteo Renzi, leader di Italia Viva, presentando a Firenze il suo libro “La mossa del cavallo”.

La magistratura, ha aggiunto Renzi, “farà le sue indagini e porterà avanti il suo compito sui singoli casi”, “ma la politica deve intervenire” per chiarire i meccanismi di quanto accaduto. “Si rischia una nuova Tangentopoli non perché ci siano state tangenti ma perché si crea la stessa rabbia nei confronti della classe dirigente: politica debole, magistratura divisa, comunicazione esasperata”.

Renzi
Foto di Chiara Brilli

Nel tema della ripartenza che Renzi aveva anticipato a fine marzo c’era anche il fronte scolastico. “Oggettivamente riaprire le scuole sarebbe stato importante già a maggio. Al presidente Conte e al ministro Azzolina noi mandiamo un messaggio: niente scherzi a settembre! La didattica a distanza anche basta. Noi dobbiamo tornare in classe e se i ragazzi non vanno in classe avranno un danno pazzesco. La scuola è stata chiusa prima delle funivie. Poi abbiamo riaperto i pub prima delle scuole”.

Il leader di Italia Viva ha poi risposto anche a domande di carattere locale bocciando di fatto l’appello di Nardella ai mecenati per aiutare la città, ritenendo inutile il passaggio della tramvia da Via Martelli e chiarendo la propria posizione sullo stadio.

“Dario Nardella ha il suo stile, che è diverso dal mio: io avrei detto ‘ragazzi, mettiamoci al lavoro’, non andiamo a dire che è come l’alluvione, se no il rischio è che la comunità internazionale non torni più a Firenze, perché così passa un messaggio di paura”. Ha detto Renzi, riferendosi all’appello internazionale del sindaco di Firenze,  per aiutare la città a ripartire dopo la crisi sanitaria. “Puoi chiedere aiuto ai newyorchesi ma a New York ci sono stati più morti che a Firenze, e ci sono stati più morti anche a Parigi, Barcellona… – ha aggiunto Renzi – Non do consigli a Nardella trovo insopportabile il tocco dell’ex, parlo da senatore di Firenze, ho legittimazione a parlare”.

“Noi in Parlamento voteremo per eliminare i vincoli del Franchi”. Lo ha affermato Renzi,
rispondendo alle domande dei giornalisti sulla questione del nuovo stadio della Fiorentina, “Nel decreto semplificazione – ha aggiunto – che il presidente del Consiglio ci assicura che porterà rapidamente in Consiglio dei ministri, abbiamo chiesto e ottenuto che ci sia un pezzo sui temi dello sport. Deve essere normata a livello nazionale la disciplina sugli stadi vecchi: non posso accettare che si butti giù San Siro e che il Franchi non si possa toccare. Su Campi Bisenzio e sulla Mercafir ho una mia idea e la tengo per me, ma da senatore dico che in Parlamento chiederò a tutte le forze politiche di disciplinare allo stesso modo gli stadi, perché non ci può essere un vincolo architettonico sul Franchi tale da impedire il progetto di riorganizzazione”.

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Infine in vista delle elezioni regionali in Toscana, ha esordito: “Noi saremo la sorpresa. Italia Viva sarà decisiva per far vincere la coalizione guidata da Eugenio Giani e come IV puntiamo ad ottenere un risultato superiore a quello dei Cinque Stelle”, ha aggiunto.

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