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Requiem di Verdi per i morti del Covid al Maggio

Requiem

?Firenze, due esecuzioni, il 30 e il 31 agosto (ore 21), nella Cavea del teatro del Maggio Musicale Fiorentino a Firenze, della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, entrambe dirette da Zubin Mehta, saranno dedicate alle famiglie delle vittime del Coronavirus, ai medici, agli infermieri e agli operatori sanitari.

“Ai due Requiem di Verdi – ha sottolineato il sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Alexander Pereira – abbiamo più di 710 adesioni tra medici e infermieri ma pochi parenti delle vittime da Covid, circa appena 30. Per questo facciamo un invito, un appello alle famiglie delle persone che hanno perso la vita per la pandemia, per partecipare”.

Con questi eventi, ha aggiunto Pereira, “potremo accarezzare queste persone, consolarle, in un luogo dove garantiamo massima sicurezza” dal punto di vista delle precauzioni per evitare il contagio. Come precisato da Pereira “parenti delle vittime e personale sanitario entreranno gratis, poi sono in vendita biglietti a 200 e 50 euro, mentre gli studenti pagheranno solo 15 euro. Non ci sarà l’obbligo di mascherina per assistere al concerto, il dispositivo di protezione dovrà essere indossato nel tragitto per arrivare alla postazione”.

Il Requiem, ha precisato poi Pereira, “sarà dedicato anche ad una dipendente del Maggio, Mariangela Gabriele, scomparsa nei giorni scorsi”. Invece, parlando del ritorno sulla scena internazionale del Maggio, oltre alla partecipazione al festival Pentecoste di Salisburgo (Austria), ha concluso il sovrintendente, “spero di fare una tournée in Cina ad ottobre, dipenderà dalla situazione della pandemia”.

“I concerti che si terranno i prossimi 30 e 31 agosto sono secondo me una forma doverosa di omaggio a chi ha combattuto questa malattia e chi ha sofferto per gli effetti di essa – ha poi detto il maestro Zubin Mehta, che dirigerà le due esecuzioni nella Cavea del Maggio a Firenze, della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, evento dedicato alle vittime del Coronavirus e ai sanitari che lo hanno fronteggiato con loro. Secondo Mehta l’opera di Verdi “è perfetta per ricordare le moltissime vittime del Covid e per dare un saluto ai dottori e agli infermieri che hanno sacrificato tanto tempo a questa malattia”.

“Quando questa malattia è iniziata – ha detto Mehta – nessuno aveva esperienza di essa, e quindi tantissime persone si sono messe a disposizione per limitarne gli effetti. Il mio paese, l’India, sta soffrendo molto, così come negli Stati Uniti, mentre l’Italia sembra aver superato il momento peggiore, e speriamo che non torni in forma grave come numero di persone contagiate”.

Gimmy Tranquillo ha raccolto le dichiarazioni del sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Alexander Pereira e del Maestro Zubin Mehta:

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