Il Comune di Firenze ha deciso di resistere in giudizio alla causa promossa dalla Fiorentina per stoppare il restyling dello stadio Franchi.
La notizia era nell’aria. Anche se a dirla tutta, il gioco maggiormente di moda a Firenze sembra essere quello di portare a casa dei risultati più politici che fattuali. Tipo ricorsi contro la Tramvia, per intenderci. Le ruspe al Franchi vanno avanti a pieno ritmo. Però la Fiorentina è andata lo stesso in Tribunale. Parlando di danni “imminenti e irreparabili”, a proposito del restyling dello stadio di Firenze Artemio Franchi. Un ricorso urgente notificato in Comune il giorno dopo il ballottaggio che ha portato Sara Funaro a diventare nuova Sindaca di Firenze. La risposta è stata praticamente immediata. L’Avvocatura comunale è stata infatti incaricata di opporsi formalmente al ricorso di Acf Fiorentina davanti al giudice civile e per tutti gli altri eventuali gradi di giudizio. Un pasticciaccio brutto giocato probabilmente sulla speranza che altri fossero riusciti a vincere le elezioni, altri vocati a bloccare subito i lavori. Per fare cosa, non è chiaro (a parte la impraticabile caserma Perotti). Ma tant’è. Il Giudice civile risponderà tra quattro, cinque mesi. Mentre il campionato inizia tra meno due mesi. Per la Fiorentina ci sarà un danno calcolabile tra i 9 i 13 milioni per i posti in meno. Per il Comune – che parla di 25mila posti disponibili – quando il Club ha firmato la convenzione era consapevole di tutti i dettagli, inizio dei lavori e capienza compresi. Difficile pensare che gli avvocati della Fiorentina non abbiano letto quello che stavano firmando. Dunque ora, come in ogni scenario complesso, o prevale la diplomazia o si annuncia una lunga guerra giudiziaria tra il Comune di Firenze e l’Acf Fiorentina.