Mar 24 Dic 2024
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Riaperture ostinate e vuoti che pesano, Firenze fa i conti con se stessa senza turisti

Confartigianato parla di bilancio fatto di luci e ombre  per il primo giorno di riapertura estesa dei negozi a Firenze con stima incassi  del 60% in meno rispetto a quelli ante Covid 19. Riaperture a macchia di leopardo sia per quanto riguarda le varie zone della città di Firenze che per la tipologia di attività. È quanto evidenzia  Cna Firenze tenendo conto che è lunedì  e che le attività, specie quelle più legate al turismo e posizionate nel centro sono ancora dietro le quinte, sia per studiare il contesto, sia perché obiettivamente non hanno avuto il tempo per riallestire in sicurezza.

Tutti concordi nell’ottima performance di parrucchieri ed estetiste che hanno visto anche persone in fila distanziate ad aspettare l’agognato taglio o trattamento. Tra questi il sindaco Nardella che si è subito recato dal suo barbiere di fiducia e che ha dato stime forse troppo ottimistiche parlando di un 90% di attività che sta riaprendo.

In realtà sono forti i contrasti tra tipologie e tra aree della città. Il salotto buono, via Tornabuoni stamani sembrava più un cantiere con cantieri per lavori ad alcuni negozi e camion che una via dello shopping di lusso. Hanno rialzato le saracinesche Ferragamo, Gucci, Valentino, Dior, Fendi, con all’ingresso gli immancabili igienizzanti e i man in black della vigilanza rigorosamente mascherati in attesa di clienti che però non si presentano. Boutique delle Grandi marche per lo più vuote infatti , senza la linfa vitale del turismo di lusso e chi invece ancora non ha riaperto come Prada, Tod’s, Ermenegildo Zegna  e Dolce e Gabbana. Poco più in là in via Calzaiuoli si ha più l’impressione di uno struscio da cittadina dell’hinterland che da capoluogo. Sicuramente c’è più movimento, diversi negozi aperti, qualche costume venduto  e 2 o 3 persone in fila per entrare in alcuni negozi di intimo o sport ma la rieducazione alla socialità anche commerciale si percepisce sarà lunga. La speranza riposta nella ripartenza e soprattutto la voglia e il bisogno di riaprire  non manca e tra un Ben tornati a caratteri cubitali sulla vetrina di H&M e promozioni superiori al 60% da Calvin Klein si cerca di attirare i clienti in tutti i modi. Chiusa Coin aperta invece la Rinascente. Gli hotel non pervenuti.Ancora chiusi i bar e Caffè della centralissima piazza della Repubblica con Gilli che dovrebbe riaprire sabato e Paszkowski che invece ancora non ha fissato una data certa. Scudieri ha riaperto in piazza Duomo animando il suo dehors con tavolini distanziati e persone ben liete di tornare a sedersi per un caffè. Continuano a restare chiusi gli orafi di Ponte Vecchio, che la settimana scorsa hanno protestato contro le misure del Governo. A stamani non ha riaperto ancora il negozio della Apple che ha le vetrine oscurate con teli neri. San Lorenzo  ha visto impegnati molti esercenti a pulire e riallestire le vetrine più che riaprire  e il grande assente è il mercato di san lorenzo, gli stand del pellame fiorentino senza turisti sono orfani di domanda.Sul fronte ristoranti ognuno fa i conti con i propri spazi e le proprie forze e molti oggi non riapriranno. le misure fanno paura soprattutto per l’influenza che potrebbero avere nel disincentivare la clientela a prenotare. ma come ci ha detto il titolare di un ristorante di san lorenzo: sono qui da 40 anni e riaprirò con l’entusiasmo del primo giorno.

Chiara Brilli