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Ricerca, Di Giorgi: “Destinare alle assunzioni i fondi premiali!”

La vicepresidente del Senato, Rosa Maria di Giorgi  stamani ha incontrato l’assemblea dei precari dell’Area della Ricerca CNR di Firenze, in presidio permanente dal 28 novembre scorso. L’evento è stato trasmesso in diretta streaming con tutte le sedi Cnr occupate d’Italia.  

“Il  Partito Democratico è assolutamente concentrato sulla  necessità di stabilizzare i precari della ricerca: si tratta di un punto essenziale del percorso che abbiamo intrapreso in questa legislatura e che ha visto protagonista il PD, e me personalmente, insieme con le Ministre Giannini e Fedeli.  Siamo infatti convinti che la ricerca in Italia  non possa  prescindere dal riconoscimento economico e contrattuale di chi ogni giorno la anima e la valorizza  col proprio lavoro e con  il proprio impegno” Lo ha  dichiarato  la vicepresidente del Senato, Rosa Maria Di Giorgi nel suo intervento all’assemblea dei precari dell’Area della Ricerca CNR di Firenze.

 
“In questi anni da parte nostra c’è stato  un grande sforzo volto a valorizzare l’inestimabile patrimonio di conoscenza e di  sviluppo che anima il comparto della ricerca pubblica in Italia. Non a caso i governi di centrosinistra hanno riversato sul settore un’attenzione mai vista prima, laddove i governi di centrodestra lo avevano continuamente deprivato  di risorse,  sottraendogli  finanziamenti e collocando fatalmente  il nostro Paese agli ultimi posti in Europa in quanto a risorse destinate” ha sottolineato la vicepresidente del Senato. Che ha ricordato, tra le altre cose, “il grande impegno da parte del Parlamento per l’acquisizione dei fondi dell’ IIT (Istituto Italiano di Tecnologia) di Genova da destinare alla ricerca. Una battaglia condotta insieme alla senatrice a vita Elena Cattaneo e che ha trovato ascolto nel Ministero”.

“Ovviamente questo non basta” ha aggiunto Di Giorgi.  “Ora  la  priorità è la  stabilizzazioni dei precari, e  tutti gli strumenti messi in campo devono essere protesi verso quello che per noi è innanzitutto  un obiettivo etico e sociale. A partire dalla destinazione dei 140 mln di risorse per i progetti premiali, fino alla possibilità di ulteriori finanziamenti, oltre a quelli già ricompresi nella legge di bilancio approvata al Senato“. 
 
Queste risorse -ha precisato la senatrice-  devono essere dagli enti vincolate per l’assunzione del personale: questo è emerso dal dibattito parlamentare e su questo i presidenti degli enti devono impegnarsi”.

“Finalmente -ha aggiunto Di Giorgi- nel nostro Paese assistiamo ad un’inversione di tendenza  rispetto al passato: le maggiori risorse messe a disposizione del 
mondo dell’Università e della Ricerca per il 2018 supporteranno un processo di stabilizzazione del personale che è assolutamente inedito per il nostro Paese”.
 
“Dobbiamo però avere una visione strategica, e dunque  andare   oltre  l’attuale parcellizzazione del settore: oggi la ricerca fa infatti  riferimento a vari ministeri, con situazioni e criticità differenti. Occorre  in questo senso un salto di qualità ed un approccio più omogeneo. Per questo sono stata prima firmataria di un disegno di legge per avere una cabina di regia unica per la ricerca pubblica in Italia“, ha concluso la vicepresidente. 
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