InvaliditĂ . Cgil Firenze e Inca Cgil denunciano il mancato riconoscimento di unâampia platea di sostegni per tanti cittadini e minori in condizioni di fragilitĂ . La nuova procedura per lâaccertamento della disabilitĂ , una legge accolta per altro positivamente dalle persone disabili e anche dal sindacato pensionati (SPI Cgil), e applicata in via sperimentale a Firenze e altre 7 province dal 1 gennaio di quest’anno, presenta gap tecnici importanti, come l’assenza di alcuni decreti attuativi e linee guida di indirizzo.
A seguito dell’avvio della sperimentazione a Firenze della riforma delle procedure per il riconoscimento dell’invaliditĂ civile “è corsa a ostacoli” per l’accertamento della disabilitĂ : è quanto affermano Cgil, Inca Cgil e Spi Cgil di Firenze. I sindacati lamentano il carico burocratico per i medici certificatori, con tempi di realizzazione dei certificati saliti da 30 fino a 60 e anche 90 minuti per essere correttamente compilati, con innalzamento dei costi, e meno accessibilitĂ territoriale, con solo 3 centri Inps in tutta la provincia per le valutazioni di base, mentre prima valutavano le Asl. Firenze è tra le nove province che stanno sperimentando la riforma da inizio anno.
Al patronato Cgil gli accessi mensili sono crollati da mille a 40 nel giro di un anno. “C’è una stasi del diritto – accusano i sindacati -, per via del mancato riconoscimento di un’ampia platea di sostegni per tanti cittadini e minori in condizioni di fragilitĂ . Quadro desolante, siamo giĂ a un mese di prestazioni perse, siamo preoccupati, il Governo, l’Inps e le istituzioni locali trovino correttivi e regolino i prezzi”.
Serve infatti, secondo i sindacati, un confronto urgente con le istituzioni. “Abbiamo inviato una richiesta di incontro all’Assessorato al Sociale della Regione Toscana con l’obiettivo di creare una cabina di regia dove tutte le parti coinvolte, Comuni e Inps compresi, possano confrontarsi ed intervenire per rimuovere i tanti problemi e ingiustizie sociali che si stanno presentando in questa prima fase dell’applicazione della riforma”