Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha firmato ieri un’ordinanza per superare l’emergenza dello smaltimento dei fanghi da depurazione civile che ha avuto origine da una sentenza del Tar, che impedisce di smaltirli in Lombardia, come avveniva fino a pochi giorni fa.
I rifiuti speciali dovranno essere accolti per 4 mesi nelle discariche di Casa Rota a Terranuova Bracciolini (Arezzo), di Gello a Pontedera (Pisa), del Cassero a Serravalle Pistoiese (Pistoia) e di Scapigliato a Rosignano Marittimo (Livorno).
Ognuna dovra’ accogliere 1.800 tonnellate di fanghi al mese provenienti dai depuratori civili toscani, che producono in media 10 mila tonnellate mensili. A Terranuova, tuttavia, l’invio e’ posticipato a settembre per evitare lo sviluppo di “odori molesti” connesso alle alte temperature.
L’ordinanza prescrive di tenere conto di un criterio di prossimita’: ogni discarica accogliera’ i fanghi prodotti dai depuratori piu’ vicini. L’atto siglato da Rossi prescrive, inoltre, che lo smaltimento avvenga “riducendo il piu’ possibile le eventuali pressioni ambientali legate ad emissioni di maleodoranze”. Il servizio idrico integrato in questo lasso di tempo dovra’ mettere in pratica le misure per ridurre gli impatti ambientali legati al trattamento dei fanghi. La Regione emettera’ un provvedimento a breve per spingere i gestori dei depuratori a dotarsi di impianti adeguati al pretrattamento. I gestori dovranno anche inviare mensilmente ad Arpat e alla direzione ambientale della Regione una relazione in merito.