“Come sa anche Confindustria, la chiusura dei cicli di produzione, compreso lo smaltimento degli scarti di lavorazione, spetta prima di tutto alle imprese, visto che si tratta di rifiuti speciali. Pensare ancora oggi che termovalorizzatori e discariche siano la soluzione al problema è una posizione di retroguardia. L’economia circolare è fatta di impianti industriali che per lo piĂą stanno fuori dalla pianificazione pubblica e dal concorso della tariffa sui rifiuti. Per questo il ruolo delle imprese è essenziale”. Così l’assessora regionale all’ambiente Federica Fratoni replica a Confindustria Toscana Nord che in una nota si è lamentata della scarsa capacitĂ toscana di smaltimento e recupero energetico dei rifiuti.
Invece l’assessore Fratoni rivendica il lavoro fatto dalla Regione, dai tavoli settoriali con gli accordi raggiunti in particolare con il tessile e il distretto conciario. “Abbiamo iniziato a predisporre linee guida di settore – aggiunge – per tutelare le buone pratiche degli imprenditori e questo lavoro proseguirĂ anche in futuro per i vari comparti produttivi della
Toscana”.
“Dopo aver passato 5 anni a progettare inceneritori e riaprire discariche, l’assessore
regionale all’ambiente, Federica Fratoni, si scopre grillina. La sua posizione, in risposta alle dichiarazioni degli industriali relativamente allo smaltimento degli scarti di lavorazione, è la nostra da sempre, ma è incredibile che arrivi dallo stesso Pd che sostiene Eugenio Giani e i suoi carri armati”. Così Irene Galletti, consigliere regionale M5s e candidata alla presidenza della Regione, commenta la replica dell’assessore Fratoni. Per Galletti le imprese devono “gestire in autonomia i rifiuti speciali prodotti dagli scarti di lavorazione, ma il compito della Regione è quello di incentivarne la riduzione e il recupero, anche con un sostegno alle imprese affinchĂ© chiudano il cerchio. Non certo il loro conferimento in discarica”.