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Differenziata, Mamme No Inc: “Prato straccia Firenze”

E’ di oggi il comunicato ufficiale in cui l’assessore Fratoni festeggia il piccolo aumento del dato percentuale a livello regionale che si attesta al 53,9%, nonostante sia un risultato ben lontano dall’obiettivo minimo di legge del 65% stabilito già a partire dal 2012.

Guardando nel dettaglio i dati sulle raccolte differenziate nei vari Comuni toscani, salta agli occhi l’abisso che si è creato tra i due vicini capoluoghi nell’ATO Toscana Centro: Prato e Firenze, rispettivamente 71 e 51%.

Firenze, con la sua politica di gestione rifiuti fatta di raccolta a cassonetti multiformi (tradizionali, interrati, a controllo volumetrico, con o senza chiavette), rimane inchiodata ad un misero 50,8%, rispetto al 50,3% del 2016, e con una produzione procapite di rifiuti urbani anch’essa ferma intorno ai 620 kg.

Prato invece, grazie all’estensione della raccolta porta a porta (pap) su tutto il territorio comunale schizza dal 54% del 2016 al 71% del 2017 e la produzione procapite di rifiuti urbani cala da 704 kg a 585 kg.

Mentre rimangono al palo altri Comuni dell’area fiorentina, ad esempio Campi Bisenzio (46%) in attesa della svolta con il pap nel 2019. Torna invece in vetta alla classifica dei Comuni virtuosi Capannori con il suo 88% di Raccolta Differenziata. Capannori è stato il primo Comune toscano che ha introdotto in Regione il porta a porta e la tariffazione puntuale (ossia si paga in base a quanto rifiuto si produce).

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