Toscana sud sarà la prima in Italia a provare tariffa puntuale, ovvero il pagamento della raccolta e dello smaltimento in proporzione a quanto effettivamente prodotto e conferito.
A darne notizia è Sei Toscana, che gestisce il servizio nelle province di Grosseto, Arezzo e Siena, prima azienda italiana del settore ad entrare nel programma ‘Urban agenda’ che promuove la crescita, la vivibilità e l’innovazione nelle città europee.
L’accordo, siglato a Bruxelles nei giorni scorsi, è stato presentato a Siena. Fra gli obiettivi principali del patto quello di promuovere l’economia circolare e individuare modalità per l’introduzione della tariffa puntuale. “Abbiamo già previsto nel nostro piano industriale – ha spiegato il presidente di Sei Toscana, Leonardo Masi – investimenti per decine di milioni di euro nell’ambito di sistemi di raccolta intelligenti con accesso controllato, riconoscimento dell’utente e misurazione dei conferimenti, indispensabili per arrivare alla tariffa puntuale”.
«È un accordo molto importante perché la sperimentazione interessa uno dei territori più belli della nostra Europa – dichiara Håkon Jentoft, coordinatore di Urban Agenda per l’economia circolare a nome della città di Oslo – Puntiamo a mettere a punto un modello per applicare la tariffa puntuale che sia replicabile in tutta la comunità europea». Un percorso che sul territorio si concretizzerà grazie alla collaborazione tra Sei Toscana, l’Ato Toscana sud e Operate – l’Osservatorio nazionale dedicato alla tariffazione rifiuti –, che nell’ambito dell’Urban agenda ha collaborato alla realizzazione di un toolkit a disposizione di tutti quegli enti locali interessati a implementare la tariffa puntuale. Una “cassetta degli attrezzi” che verrà messa a disposizione e ritagliata su misura dei Comuni dell’Ato Toscana sud.
Il protocollo d’intesa prevede la realizzazione di un test di applicazione in uno o più comuni individuati da Ato Toscana Sud con la finalità di predisporre un piano di attuazione del sistema di tariffazione puntuale.