Scoperta dai carabinieri forestali un’organizzazione specializzata nel traffico di rifiuti speciali pericolosi, tra cui rottami ferrosi e rifiuti legati al comparto delle acciaierie.
Nell’inchiesta, condotta dalla Dda di Firenze, risultano coinvolte 7 imprese e indagate 13 persone, accusate di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti. Perquisizioni e ispezioni sono state effettuate in Campania, Lombardia, Liguria, Lazio, Puglia, Lazio e Toscana. Oggetto dell’inchiesta, si spiega in una nota dei carabinieri forestali, sono  “rifiuti ferrosi rottami e scarti  legati al comparto delle acciaierie (dichiarati illecitamente come materie prime secondarie o come  non pericolosi) provenienti anche dall’estero”. Secondo gli investigatori, gli indagati avrebbero organizzato la cessione, il trasporto e il ricevimento di ingenti quantitativi di materiale speciale e  anche pericoloso. In alcuni casi, con la complicitĂ degli addetti agli impianti, i rifiuti pericolosi sarebbero stati miscelati e poi declassificati a  non pericolosi, a materie seconde o a semplice merce. In questo modo venivano trasportati su tir non idonei, condotti da autotrasportatori sprovvisti dell’abilitazione alla movimentazione di rifiuti pericolosi. Alcune delle imprese oggetto d’indagine avrebbero dichiarato operazioni di recupero mai effettuate. Per un azienda della Toscana, gli inquirenti procederanno con l’accusa di traffico illecito di scaglie  di laminazione, carbone fossile, coke e ilmenite. Gli indagati nell’ambito delle indagini, a cui hanno collaborato anche Arpat, guardia costiera di Livorno e Agenzia delle dogane, sono attive nelle province di Firenze, Livorno, Taranto, Brescia e Bergamo.