Gio 21 Nov 2024
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Rigassificatore, Giani in cantiere Piombino “Ossigeno per il fabbisogno energetico dell’Italia che ridurrà così la propria dipendenza dalla Russia”

Piombino (Livorno), “Tutto sta procedendo al meglio”, “i lavori e il posizionamento delle tubature per il rigassificatore sta avvenendo in assoluta sicurezza, con opere di alta ingegneria”.

Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che oggi ha visitato il cantiere Snam di Piombino (Livorno), dove si lavora per l’arrivo della nave rigassificatrice Golar Tundra, che rimarrà nel porto della città per tre anni, e il suo collegamento, con una tubatura di 8.8 chilometri, alla dorsale tirrenica del gasdotto che attraversa la penisola. Il 40% dei lavori è già concluso, spiega una nota, e per maggio si ipotizza la conclusione ed entrata in funzione dell’impianto. “Quando a maggio la nave rigassificatrice potrà entrare in funzione permetterà di immettere nella rete nazionale fino a 5 miliardi di metri cubi di gas l’anno – ha sottolineato Giani -. Una boccata di ossigeno per il fabbisogno energetico dell’Italia che ridurrà così drasticamente la propria dipendenza dalle forniture russe. Dopo un anno arriverà anche il rigassificatore di Ravenna. Ma possiamo dire che Piombino e la Toscana in questo momento stanno dando molto all’Italia”.

Giani prima ha visitato il cantiere nella palude attorno al parco eolico, dove la condotta che arriverà dal porto, passando sotto ad un braccio di mare di 1,2 km, si allunga lungo il litorale per poi deviare ad angolo retto verso l’interno, e poi ha effettuato un sopralluogo al cantiere sulla banchina est della darsena nord al porto. Qui la Golar Tundra, lunga poco più di 300 metri, ormeggerà e il gas liquido a 172 gradi sotto zero tornerà gassoso e a temperatura ambiente. Oggi nel cantiere operano più di 450 persone, tra appalto e subappalti, con 40 addetti dedicati alla direzione dei lavori.

“La strada che dovrà arrivare al porto, la possibilità di operare sulla bonifiche con la strada di cantiere provvisoria, in terra battuta, che è stata costruita per il tubo del gas e che potrà aiutare ad entrare in zone altrimenti paludose, e poi gli sconti in bolletta e le energie rinnovabili costituiscono un volano di sviluppo che questa attività porta in termini di lavoro, innovazione e prospettive in una città che vuole presto veder rilanciato anche il polo siderurgico”. Continua Giani in visita ai cantieri per il rigassificatore di Piombino (Livorno), parlando delle compensazioni.

Giani, spiega una nota, ha ricordato che “la banchina dove ormeggerà la nave fu realizzata per smontare la Costa Concordia naufragata all’isola del Giglio (poi smantellata invece a Genova ndr) e per la prima volta dopo sette anni trova finalmente una sua vocazione, che che rende peraltro un servizio fondamentale a tutti gli italiani”. Intanto al porto si lavora a tamburo battente. Si allestiscono le fondazioni della torre alta 25 metri, circa la metà dell’altezza della nave, che dovrà sorreggere le manichette. Si prepara la strada per il passaggio della tubatura e le opere necessarie al sistema antincendio e di gestione dell’impianto: 500 segnali e parametri saranno scambiati, una volta operativa, tra nave e sala di controllo. E già si pensa anche all’organizzatrice delle entrata e uscita delle navi gasiera del porto, che potrebbe avvenire di notte per evitare di creare intralcio alle altre attività.

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