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Rigassificatore Piombino: quale tassazione per la nave?

piombino

Firenze, la firma dell’autorizzazione per l’installazione del rigassificatore nel porto di Piombino (Livorno) da parte del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha dato il via all’iter burocratico, che ha da subito riscontrato le prime problematiche.

Una di queste è quale sarà la tassazione da applicare alla nave che funzionerà da rigassificatore a Piombino. Stefano Venier, amministratore delegato di Snam, intervenendo alla presentazione del Libro Blu dell’Agenzia delle Accise Dogane e Monopoli, ha affermato che stanno valutando questa problematica, insieme a quella di quali dazi andranno applicati alla nave che entra nel territorio italiano.

“Nel mese di agosto insieme all’Agenzia delle Dogane abbiamo fatto un’analisi, che non era affatto banale” ha detto. Secondo quanto starebbe emergendo, il tutto “dipende dalla natura della nave, se può sopportare correnti o venti superiori a 7 nodi, se è una nave che può navigare, non è stanziale e non si applica il dazio, essendo queste delle navi che stanno facendo charter di lng (N.d.A. il gas naturale liquefatto), e faranno da rigassificatore nei prossimi 25 anni. Ho colto la flessibilità delle Dogane nell’affrontare questo tema così specifico e in tempi così stretti, perché la nave sta per arrivare”.

Secondo quanto emerso dalle parole dell’amministratore delegato di Snam, a sua detta, si può parlare di “collaborazione” anzi “cooperazione” con l’Agenzia.

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