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🎧 Gli ex allievi del Galileo di Firenze tornano sui banchi per la “Rimaturità”

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🎧 Gli ex allievi del Galileo di Firenze tornano sui banchi per la "Rimaturità"
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L’incubo della maturità? Non finisce mai. Il Liceo classico Galileo di Firenze lancia una sfida agli ex alunni invitandoli alla “Rimaturità”, a ri-cimentarsi, cioè, con l’esame più temuto traducendo una versione dal latino – la materia estratta stamani tra le due in lizza, il greco e appunto il latino – il prossimo 14 maggio alle 17, con due ore di tempo a disposizione. I compiti rimarranno agli atti, come anche il timore e l’eccitazione ritrovati sui banchi di scuola a capelli ormai imbiancati. Lì, dove sono passati anche Oriana Fallaci, Tiziano Terzani, Collodi, Margherita Hack, Spadolini, Carducci e molti altri nomi eccellenti della storia del Novecento.

“Memoria minuitur nisi eam exerceas”. Un gruppo di ex alunni del Liceo Classico Galileo,  terra di formazione di molti intellettuali del Novecento, deve essersi ricordato della lezione di Cicerone, tra i più tradotti durante i cinque anni di scuola superiore, e d’accordo con la preside di quello che è storicamente il primo liceo classico di Firenze (dal 1884 con decreto Regio) indice la “Rimaturità”, offrendo così a nostalgici dell’istituto di Via Martelli, a due passi dal Duomo, la possibilità di rivivere la gioia o l’incubo del primo scoglio più importante nella vita di uno studente. L’appuntamento è stato fissato per il 14 maggio alle 17. Sarà un ritorno in classe in piena regola e, se i capelli bianchi a qualcosa servono, potranno aiutare gli alunni “di ieri” a sfruttare al meglio le due ore a disposizione per consegnare la traduzione. Sul banco potrà esserci solo il dizionario accompagnato da due fogli protocollo formalmente timbrati dalla scuola, e una penna nera. Un evento originale, alla prima volta in Toscana ma anche sul territorio nazionale, sostenuto anche per incrementare l’interesse verso le materie classiche. «Questa iniziativa – ha detto la preside Liliana Gilli – ci consente di far incontrare gli studenti di oggi con quelli di un tempo, che torneranno a provare l’emozione del compito in classe e contemporaneamente il piacere di rientrare nelle aule nelle quali sono cresciuti. Ma l’altro scopo nobile, è che grazie alla passione speciale degli ex allievi per la loro scuola, potremo accendere le luci anche sulla capacità formativa del Liceo Galileo e di un indirizzo, quello classico umanistico, che ha saputo adattarsi ai tempi odierni e che oggi più che mai è in grado di preparare i nostri giovani alle sfide che affronteranno per il loro futuro». Davanti a un gruppo di studenti e di professori emozionati, stamani è stata estratta la materia su cui si rivivrà il “certamen” tra secchioni e tutti gli altri: sarà il latino. Così ha voluto il fato tra le due materie in lizza, l’ostico greco e appunto il latino. Due i livelli di difficoltà della prova. Nel livello avanzato, la correzione sarà fatta dagli insegnanti del Liceo che aderiranno su base volontaria all’iniziativa; in quello base saranno gli stessi allievi attualmente in corso a effettuare la rilettura degli elaborati. I partecipanti alla non competitiva potranno scegliere comunque se avere o meno il voto alla loro traduzione. Nell’organizzazione dell’evento sono stati coinvolti anche docenti universitari che hanno già collaborato con il Galileo. “Ricordiamo che questa scuola è una realtà gloriosa e di cultura, ed è importante che mantenga la sua identità”, così la preside che si dirige verso l’Aula Magna non senza un ultimo monito, ” e adesso, tutti a studiare!”.

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