I manifesti erano apparsi a Firenze con scritto ‘Basta confondere l’identitĂ sessuale dei bambini nelle scuole. Stop gender e carriera alias’. Poi è stato rimosso dalla partecipata comunale Sas Servizi alla Strada
“I manifesti sono stati rimossi per volontĂ dell’assessora Albanese, una cosa che non ricordo in 20 anni di Consiglio comunale -. Sono senza parole. Se questo manifesto discrimina, è finita allora la democrazia. Quello che è successo è la negazione della democrazia. Albanese si dimetta”. lo ha dichiarato oggi in consiglio comunale a Firenze il consigliere di Fdi a Palazzo Vecchio Jacopo Cellai.
L’assessore al commercio Giovanni Bettarini, rispondendo al posto dell’assessora a diritti e pari opportunitĂ Benedetta Albanese (assente perchĂ© impegnata al Cosp in prefettura), ha replicato affermando che i manifesti hanno “violato l’articolo 23 comma 4bis del codice della strada, codice che è stato introdotto dal decreto legge 121 del 2021. Tale norma introduce il divieto su strade e veicoli di qualsiasi forma di pubblicitĂ il cui contenuto proponga messaggi sessisti, violenti o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto delle libertĂ individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso o dell’appartenenza etnica. Oppure se contiene messaggi discriminatori con riferimento all’orientamento sessuale, identitĂ di genere, abilitĂ fisiche e psichiche. In considerazione di ciò Sas ha provveduto immediatamente alla copertura dei manifesti”. ”
Anche la Lega si associata alla richiesta di Fdi sulle dimissioni dell’assessora Albanese. “Concordiamo con l’intervento del consigliere di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai – dice in una nota il capogruppo della Lega Federico Bussolin -. Non si può mettere il bavaglio a chi la pensa in modo diverso dalla sinistra che governa questa cittĂ . La copertura dei manifesti Pro Vita è un capitolo vergognoso di questo mandato di Nardella. Albanese si dimetta immediatamente”.
Ubaldo Bocci, capogruppo di Centro, ritiene “assai grave che l’assessore Albanese abbia dato ordine di coprire i manifesti firmati Pro Vita che esprimevano il pensiero di molti, moltissimi cittadini sulla cosiddetta teoria gender e il suo ingresso nelle scuole. Per questo ci associamo agli altri gruppi di centrodestra nel richiedere le dimissioni di Albanese”.
Di parere contrario la sinistra che difende Albanese. “Alcune settimane fa avevamo giĂ sollevato alcuni dubbi su manifesti del Popolo della Famiglia su scuole e identitĂ di genere – affermano Antonella Bundu (capogruppo) e Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune -. Ci fa piacere che questa volta la giunta sia stata tempestiva, rimuovendo dei cartelli in cui campeggiava la scritta: “basta confondere l’identitĂ sessuale dei bambini nelle scuole. Stop gender e carriera alias”. Fratelli d’Italia oggi ha voluto parlare di un fatto gravissimo, lesivo della libertĂ di espressione. L’intervento del consigliere Cellai trasmetteva una sincera indignazione, che ci preoccupa”.