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🎧 Ristoratrice aretina in sciopero della fame da 10 giorni, “Il Governo ci ha affamato”

RISTORATRICE

Dhemetra Di Bartolomeo

La signora Dhemetra Di Bartolomeo, ristoratrice, ha due attività ad Arezzo e dal 31 marzo sta portando avanti lo sciopero della fame per protestare contro l’assenza di risposte e sostegni adeguati da parte delle istituzioni in questa situazione di crisi lavorativa  ed economica generata dalle chiusure reiterate disposte nell’ambito della gestione dalla pandemia: “Ci hanno tolto la dignità”. Intervista di Chiara Brilli

“Siccome questo Governo ci ha affamato deve essere messo davanti alle sue responsabilità. Il mio è un gesto estremo ma rappresentativo di tutte quelle categorie che sono state scelte per essere sacrificate”, dice ai nostri microfoni.

Ha iniziato la sera del 31 marzo a fare lo sciopero della fame. “Tutti i giorni mi cibo solo di tisane, caffè e due estratti vegetali. Ho due figlie da mantenere che sono preoccupate per me, sanno che non vorrei fare del male loro ma gli ho anche insegnato che bisogna lottare per le cose in cui si crede. Ci hanno messo le mascherine ma non vuol dire che dobbiamo stare zitti”.

E sul fronte delle spese? “Le scadenze fiscali le abbiamo lasciate inevase non potevamo fare altrimenti, per il resto abbiamo cercato di pagare i fornitori, metterci d’accordo coi proprietari dei fondi e barcamenarci come possiamo. Il delivery si è ritorto contro di noi sul fronte dei ristori perché i sostegni ci sono arrivati decurtati.”

Oltre ai clienti affezionati che hanno cercato di sostenere il ristorante con l’asporto Di Bartolomeo ci racconta di una signora inglese che ha comprato un voucher  da 150 euro per “sostenerci e sperare di tornare presto  presto da noi in Italia. Un segnale importante, una piccola goccia ma che ha voluto dire tanto dal punto di vista psicologico”.

La signora Demethra comincia ad accusare forte mal di testa e giramenti di testa. “Ma vado avanti lo stesso  – ci dice – prima o poi qualcuno si accorgerà è forse qualcosa succederà”.  Intanto si è aggiunta da ieri un’altra ad Arezzo un’altra ristoratrice che ha iniziato lo sciopero della fame, “Adesso siamo in due”.

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