Intervista con l’ex Garante dei Detenuti della Regione Toscana dopo le rivolte che hanno messo a ferro e a fuoco gli istituti penitenziari italiani, a seguito dell’emergenza coronavirus
Danneggiamenti, lesioni a pubblico ufficiale e resistenza sono le ipotesi di reato su cui la procura di Prato sta lavorando riguardo alla rivolta scoppiata ieri nel carcere della ‘Dogaia’. Per quattro ore i detenuti hanno tenuto sotto scacco la casa circondariale protestando per le limitazioni ai colloqui con i familiari introdotte in seguito all’emergenza per la diffusione del coronavirus.
In attesa dell’informativa della polizia la procura ha aperto un’inchiesta senza al momento iscrivere nessuno sul registro degli indagati.
“La situazione oggi è tornata alla normalità – ha spiegato il direttore del carcere, Vincenzo Tedeschi – ma monitoriamo costantemente le sezioni”.
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