Una finale del Rock Contest con 4 progetti guidati da voci femminili, il gotha della musica indie in giuria, Max Collini con alcuni estratti da “Max Collini legge l’Indie” e Sick Tamburo in concerto. Sabato 14 dicembre alla Flog con sei band in gara !
In Giuria
Emma Nolde nasce in Toscana nell’anno 2000. All’età di quindici anni inizia a scrivere brani originali in inglese ai quali lavora senza però pubblicarli. Poco tempo dopo comincia a lavorare a brani in italiano e in particolare nell’ultimo anno, si dedica alla realizzazione del suo personalissimo primo vero progetto composto da otto brani interamente in italiano.
Moonwise Den. Moonwise Den è composto da cinque giovanissimi musicisti toscani. Ognuno con i propri progetti paralleli Sinedades, /handlogic, etc), si è ritrovato sintonizzato nell’armonia del gruppo nel tentativo di coniugare le melodie del “sunshine pop” a cavallo tra 60’s e 70’s con le suggestioni del dream pop più contemporaneo. Un viaggio musicale fatto di passione, cori, riverbero, tanta armonia, suoni curati, ritmi semplici.
Ultima Haine. La potenza del rock, le liriche del rap, l’urgenza espressiva della cronaca, per Ultima Haine, band “crossover” di Napoli, la musica è uno strumento per raccontare le storie dei più deboli. Dal vivo sempre col volto coperto, perché, come dicono loro stessi, “le nostre idee e la nostra musica sono più importanti dei nostri volti. Abbiamo scelto di coprirci il volto per essere visti”. La band è nata circa 3 anni fa ed ha una rodata esperienza live.
Nati dall’esperienza con la band simbolo dei 90’s italiani, i Prozac + di Elisabetta Imelio e Gian Maria Accusani, i Sick Tamburo sono uno dei gruppi più energici, coinvolgenti ed interessanti del panorama “alternative” contemporaneo: testi concisi ed efficaci, ritmi incalzanti, ritornelli killer un’affascinante attitudine punk. A due anni dal precedente lavoro “Un giorno nuovo”, i Sick Tamburo intessono 9 nuovi brani, racchiusi sotto il titolo emblematico di “Paura e l’amore” (per Tempesta Dischi) che, nell’unione simbolica di due sentimenti opposti, ne sviscera l’intrinseca connessione: “Ognuno di noi, durante il corso della vita, deve inevitabilmente fare i conti con la paura. La paura che si presenta sotto mille e mille forme ma che crea sempre e comunque uno stato di disagio che ci mette spesso in grande difficoltà. L’amore è l’unico vero antidoto per questo disagio. L’amore è l’altra faccia della paura. In fin dei conti, lo stesso immaginario dei Sick Tamburo ruota attorno a questa cosa. Sotto al passamontagna, che in qualche modo è proprio l’immagine della paura, c’è sicuramente l’amore. Questo è il nostro nuovo disco. È la storia di come si possano affrontare le paure riducendole notevolmente, con un’arma che abbiamo tutti a disposizione. L’amore.”