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Rosignano Solvay, cittadini in strada contro il progetto di Unicoop: “Rovina il territorio”

rosignano

Ancora una volta in strada contro il progetto di Unicoop Firenze che a loro modo di vedere rovinerà una parte importante del loro territorio. A poco più di un mese dalla prima Scampagnata urbana, i cittadini di Rosignano e Castiglioncello tornano a riunirsi sotto il cavalcavia in zona mercato a Rosignano Solvay, all’ingresso del terreno conosciuto da tutti come “ex H5” (comparto 3-2u), per poi camminare insieme e attraversare il vastissimo terreno di proprietà di Unicoop Tirreno.

L’appuntamento è venerdì 23 giugno alle 18.30. «La seconda scampagnata nasce per far conoscere ai cittadini di Rosignano il loro bosco urbano, per sensibilizzare sul tema del consumo di suolo e per difendere dalla speculazione edilizia l’ultima area verde rimasta all’interno del perimetro cittadino – spiega la portavoce del Comitato Bosco Urbano, Susanna Masoni – la difesa del paesaggio e del verde urbano sono dei valori che anche Unicoop pare difendere, anche alla luce dell’ultima copertina del suo mensile Nuovo Consumo, e perciò ci rivolgiamo proprio alla cooperativa affinché possa dialogare con noi sul destino di questo parco». Alla prima scampagnata avevano partecipato circa 60 persone e anche questa iniziativa, preceduta dalla distribuzione in cassetta di cinquemila volantini, promette una presenza importante.

A spiegare le perplessità dei cittadini ci pensa Francesca Fabbiani, del Comitato Trasparenza di Rosignano, che è il secondo organizzatore della scampagnata: «Le nostre perplessità riguardano la costruzione di nuove case e di un albergo di quattro piani in una cittadina tendente allo spopolamento; la pericolosa perdita di altro suolo, alla luce della forte cementificazione che già insiste sul nostro Comune e degli eventi atmosferici che in futuro saranno sempre più violenti; la perdita di una zona verde fondamentale per contrastare le isole di calore e l’abbattimento di centinaia di alberi, tra cui alcuni secolari, indispensabili per la qualità dell’aria: come sappiamo, la piantagione di alberi giovani che è prevista dal progetto, non sopperisce minimamente alla perdita di quelli più vecchi».

Accanto ai due comitati scende in campo anche la Lipu, con il responsabile ecologia urbana, Marco Dinetti: «Il verde urbano e gli alberi in città sono essenziali per garantire la qualità urbana e la salute psico-fisica delle persone – spiega – inoltre le aree verdi caratterizzano il paesaggio e ospitano una ricca biodiversità, tanto che nella zona in oggetto abbiamo censito 24 specie di uccelli nidificanti, che sono protette dalle leggi nazionali e regionali». La stessa Lipu nelle scorse settimane ha dedicato all’area ex H5 una prima indagine ambientale (il testo integrale è allegato nel press-kit), in cui chiede espressamente che “alla luce dei progetti e delle previsioni urbanistiche, e tenuto conto dell’incessante consumo di suolo che sta interessando la Toscana e il Livornese, questo terreno non perda le sue caratteristiche di semi-naturalità”.

IL PROGETTO UNICOOP IN BREVE – Ad aprile di quest’anno è stata firmata la convenzione tra il Comune di Rosignano Marittimo e Unicoop Tirreno che concretizza la trasformazione di quella che è conosciuta come “area ex H5”, 20 ettari di campagna, in un nuovo grande quartiere con quasi 200 appartamenti, un albergo a quattro piani, un supermercato di grande distribuzione, negozi, una piscina, una scuola e un campo sportivo. L’area, vastissima, è compresa tra la via di Lungomonte a Nord, via della Cava, via Lizzadri verso Sud e la linea ferroviaria verso Ovest. Per i cittadini il progetto non è supportato da una visione urbanistica strategica a lungo termine e l’intervento rischia di trasformarsi nell’ennesima speculazione edilizia che sottrarrebbe alla città l’ultimo fazzoletto di verde spontaneo.

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