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Presidente Rossi accoglie Firenze ciclo-staffetta per Regeni

Regeni

Firenze, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, ha accolto, alla Fortezza da Basso, la ciclo-staffetta degli amici di Giulio Regeni, partita nei giorni scorsi dal Friuli e diretta a Roma per chiedere verità.

“L’Italia si dimentica troppo dei problemi della democrazia nel mondo, non vorrei che un giorno ci trovassimo noi stessi circondati”, ha detto il governatore della regione Toscana Enrico Rossi salutando i ciclisti in viaggio per Regeni.

Rossi ha poi sottolineato come “gli ultimi governi, non solo l’ultimo, hanno troppo eccessivamente schiacciato la legittima critica e presa di distanza da regimi dittatoriali ferocissimi come quello che si è insediato in Egitto alla dimensione degli affari”.

“Quella di Regeni – ha concluso Rossi – è una storia significativa di una gioventù internazionalista. Regeni è stato ucciso in circostanze che devono essere chiarite e per le quali il governo italiano deve impegnarsi”.

Per l’occasione il vignettista Sergio Staino, ha realizzato una vignetta per chiedere ‘Verità per Giulio’. La ciclo-staffetta consegnerà nelle mani delle autorità italiane una lettera a firma dei genitori di Giulio Regeni.

“Una vicenda come quella di Giulio non ci può lasciare indifferenti come esseri umani, cittadini e genitori – ha spiegato Alessio Russi, portavoce gruppo ciclistico socio di Bisiachinbici ed ideatore della ciclo-staffetta -. Non possiamo accettare che succedano queste cose, noi abbiamo espresso la nostra indignazione. Siamo in un momento storico in cui dobbiamo fare qualcosa, mobilitarci anche con piccoli gesti per provare a cambiare il corso delle cose. Per dare una testimonianza alle giovani generazioni e per fare in modo che il futuro non appaia come una minaccia ma ridiventi un momento di speranza”.

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