Il presidente della giunta regionale Toscana: investiremo 600mila euro nell’integrazione scolastica e 1mln e mezzo in due anni per il superamento dei campi
Per chiudere i campi nomadi in Toscana “anche i nostri assessori sanno che le ruspe ci vogliono, e un giorno ci andranno: ma se ci si manda solo le ruspe e non si creano le condizioni per superarli, il campo si crea da un”altra parte”. Lo ha affermato il presidente della Regione, Enrico Rossi, in occasione della sottoscrizione di un protocollo d”intesa tra la Regione stessa e alcuni Comuni per il
superamento dei campi nomadi e l”integrazione.
Rossi ha ricordato che non si parte da zero perché la regione nel 2014 aveva messo “risorse per un pio di milioni, fondi comunitari, che sono state investite dai diversi comuni, come Pisa e Firenze per interventi mirati che hanno rispettato le leggi e le graduatorie delle case popolari, attrezzato meglio le varie situazioni esistenti. il risultato è che nel 2014 nei campi in toscana vivevano 2885 Rom ora 2100 “.
Dunque, dice Rossi, si tratta di proseguire sulla strada tracciata. e per fare questo il governatore annuncia investimenti su due direttrici: scuola e casa. ” Nei campi vivono -dice Rossi. 700 bambini Rom che devono essere seguiti in modo speciale in quanto l’ inserimento scolastico è un elemento cruciale per intregrazione”. Dunque, annuncia il presidente, la Regione metterà “600 mila euro di fondi europei per aiutare i nuclei familiari in difficoltà e l’inserimento scolastico dei bambini” .
“500 mila quest’anno un milione l’anno prossimo” saranno invece destinati al ” superamento dei campi Rom attraverso ristrutturazioni si situazioni esistenti, oppure individuazioni di strutture abitative che possano essere destinate a questo scopo, infine contributi all’affitto”. Il tutto dice Rossi “nel rispetto delle leggi e dei regolamenti. “Se noi continuiamo con questo ritmo in collaborazione con i comuni che metteranno metà delle risorse necessarie, si arriverà piano piano al’eliminazione competa dei campi” assicura Rossi.
“Superare i campi è stato stabilito anche da una direttiva nazionale, emanata dalla Presidenza del Consiglio quando premier era il nostro corregionale Matteo Renzi, realizzata da una commissione cui hanno preso parte numerose associazioni in rappresentanza dei Rom, dei Sinti, dei camminanti”
Ma non c’è il rischio che i rom ‘colonizzino’ le graduatorie ERP, come denunciato, tra gli altri, dai consiglieri di Forza Italia’
“Questo rischio non esiste -assicura Rossi- tutto avverrà nel rispetto più assoluto delle leggi: chi avrà titolo entrerà in graduatoria chi froderà incorrerà nelle conseguenze previste dalla legge”.