Firenze, “A sinistra sono molti gli appelli a dare vita a un governo cinquestelle, come una sorta di abdicazione, fino ad affermare che adesso sono loro sinistra e che dobbiamo prenderne atto – scrive su Fb il presidente della Toscana ed esponente di Leu Enrico Rossi – Io penso il M5stelle sia una formazione politica reazionaria e dagli incerti contorni democratici. Tuttavia, se non dobbiamo sottrarci al dibattito, come vogliono molti compagni, allora le condizioni vanno messe e devono essere chiarissime”.
“È, ad esempio, pregiudiziale – afferma Rossi – che il M5stelle risponda alla domanda su cosa intende per ‘repubblica dei cittadini’, su cosa pensa della democrazia rappresentativa della Costituzione e sul ruolo delle istituzioni democratiche in rapporto al loro obiettivo della democrazia diretta, che finora hanno esercitato con una piattaforma digitale diretta in modo autoritario da Grillo e da Casaleggio”.
“In secondo luogo – prosegue -, dovremmo chiarire ai cinquestelle che non avendo la maggioranza assoluta dei voti non possono pretendere di fare e decidere tutto da soli. Quindi, comincino a dimostrare la loro buona volontà dichiarando la disponibilità a trovare soluzioni di governo al di fuori di loro stessi, del loro leader e delle loro liste di ministri”.
“Lo stesso discorso, in termini politologici, vale per la Lega di Salvini – scrive ancora Rossi – Ma siccome noi non andremo mai con la destra e saremo certamente coerenti a questo impegno preso con i nostri elettori, possiamo fermarci qui; prendendo atto che, per ora, anche il Pd è su questa stessa linea. Per ora…”.