Sab 28 Dic 2024
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ToscanaCronacaRossi: dopo voto Rousseau c'è spazio per alleanza strategica PD/M5S

Rossi: dopo voto Rousseau c’è spazio per alleanza strategica PD/M5S

Lo scrive su Fb oggi il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi secondo il quale “questo, che può essere un cambiamento dell’assetto politico del Paese,
comporta necessariamente una legge elettorale di tipo proporzionale

“I grillini rivedono, partecipando in quasi 50.000 alla consultazione sulla piattaforma Rosseau, due pilastri fondamentali della loro identità politica: la possibilità di fare alleanze locali con partiti tradizionali e quindi con il Pd, e la possibilità di superare il vincolo di due mandati per i consiglieri comunali. Senza troppa enfasi e senza nascondersi le difficoltà può aprirsi una nuova stagione
politica nella quale il governo di necessità tra Pd e M5stelle si trasforma in una alleanza strategica tra diversi, alternativa alla destra a livello nazionale e, se esistono le condizioni, anche a livello locale”. Lo scrive su Fb oggi il presidente
della Regione Toscana, Enrico Rossi secondo il quale “questo, che può essere un cambiamento dell’assetto politico del Paese, comporta necessariamente una legge elettorale di tipo proporzionale per consentire che possa svolgersi una dialettica politica tra forze diverse ma alleate e per impedire che, in
conseguenza del taglio dei parlamentari, vengano stravolti i
principi della rappresentanza democratica stabiliti nella Costituzione”.
“Per il Pd- aggiunge Rossi – si tratta di una sfida interessante che chiama in causa la necessità, ormai inderogabile, di definire un programma fondamentale che lo caratterizzi come il partito della sinistra italiana” quanto alla “‘svolta’, come dice di Maio dopo l’ennesima capriola, ha inoltre tante conseguenze sulla stabilità del governo, e sulle elezioni regionali e comunali”. “Arriva tardi – rileva Rossi – per far sentire fino in fondo il suo significato ma, se c’è la volontà politica, è possibile, almeno in parte, recuperarne gli effetti già per le prossime elezioni del 20 settembre”.
“Sui nomi da ricandidare nelle grandi città – scrive sempre Rossi – mi permetto di suggerire il ricorso a consultazioni primarie degli elettori dei partiti alleati su candidati in competizione tra loro”.