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Rossi: governo deve fare ‘conti’ con conti, un pò preoccupa

Rossi

Il programma del governo Conte-bis “deve fare i ‘conti’ con i conti, e da un certo punto di vista un po’ mi preoccupa”. Lo ha affermato in un’intervista Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, sottolineando che “non basta affidarci solo alla benevolenza che, mi auguro soprattutto con l’elezione di Gentiloni, ci potrà venire dalla nuova commissione. Il problema del debito pubblico è storico, così come quello della crescita”.

Rossi vede “una volontà forte di rilanciare lo stato sociale”, e ambiti quali la sanità “per troppo tempo penalizzati e lasciati in condizione di scarsità di finanziamenti. Leggo cose interessanti che vengono dette sulla scuola, a partire dagli asili nido, ma anche sull’università; cose interessanti anche per quanto riguarda la tutela del lavoro, degli investimenti nel new green deal”.

Il governatore Pd, che si era dichiarato contrario a un’alleanza con il M5s, dà atto a Zingaretti “di aver fatto un lavoro importante di farsi carico delle opinioni diverse, e di avere trattato bene questa fase delicatissima. Adesso c’è un governo nuovo, cosa fatta capo ha: bisogna guardare avanti, lavorare perché il governo duri e soprattutto faccia tutte le cose che ha promesso”.

Interpellato su una possibile futura alleanza Pd-M5s in regione Enrico Rossi ha rispoto che “in amore e in politica è possibile quasi tutto: bisognerebbe però rendere conto ai cittadini dei cambiamenti che si mettono in atto a livello politico, e soprattutto degli impatti che possono avere sulle cose concrete”. Ad esempio, ha ricordato il presidente di regione Toscana, “noi abbiamo il problema dell’adeguamento della pista dell’aeroporto di Firenze, a cui i 5 Stelle sono sempre stati contrari”.

“Occorre anche un social new deal per scuola e sanità”, per realizzare il quale “non è uno scandalo chiedere al 10% più ricco dei contribuenti un contributo sociale”. Lo ha scritto su Facebook il governatore toscano, secondo cui “il fatto che, invece, la maggioranza di governo abbia fatto pochi riferimenti alle entrate per finanziare le nuove spese sociali, rende meno sicuro l’ambizioso programma che si è presentato”.

Rossi sottolinea che “per fare cose importanti all’insegna di un social new deal, accanto al green new deal esplicitamente richiamato nel programma di governo, sarà necessario trovare le risorse senza aumentare il debito enorme, il cui pagamento già impegna una quantità enorme di spesa pubblica. Quindi, occorre intensificare la lotta all’evasione e superare quel riflesso berlusconiano, che ha fatto proseliti anche a sinistra, per cui le tasse sarebbero un furto dello Stato, un ‘mettere le mani in tasca ai cittadini'”.

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