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Rossi su gazebo, bene partecipazione ma non strumentalizzazioni

Gazebo Lega (foto archivio)

“Io non denigro le consultazioni con i gazebo della Lega né quelle online sul sito del M5stelle. La partecipazione è sempre positiva. Quello che non condivido è la mancanza di regole e un uso strumentale e populistico della democrazia diretta contrapposta a quella rappresentativa, oltre all’assenza di controlli che rende il risultato manipolabile e incerto”. Lo scrive in un post su facebook il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

“La legge di applicazione all’art 49 della Costituzione, ”tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”, non è stata ancora fatta – ha continuato il governatore -. Eppure potrebbe essere un passaggio decisivo per ricostruire i partiti e per dare loro una nuova credibilità in modo da rinnovare davvero la nostra democrazia. Ecco un altro compito della sinistra oggi. Un compito che deve essere accompagnato da una chiara autocritica su un altro errore fatto dalla sinistra e segnatamente dal governo Letta: avere tolto ogni forma di finanziamento pubblico ai partiti”.

“Onestà intellettuale vuole anche che ci si interroghi su come sarebbe andata a finire se al ”popolo della sinistra” – ha proseguito Rossi – fosse stato richiesto di esprimere un parere sulle larghe intese del governo Letta, sul patto del Nazareno di Renzi, e, risalendo indietro, anche su governo Monti”. Un metodo che per Rossi ha seguito il “Partito Socialdemocratico della Germania” che ha inviato ai militanti, “più di 400.000, l”intesa di governo una settimana prima del referendum a cui hanno poi partecipato oltre 300.000 iscritti. Al di là del merito, quel partito è comunque più forte di prima”.

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